“Apprendiamo che la costituzione dell’anagrafe felina obbligatoria su base regionale – così come è stata pensata da Regione Lombardia – potrebbe portare a un’impugnativa da parte della Presidenza del Consiglio. Al di là del tema in sé, a me molto caro, emerge un dato politico: il percorso verso l’autonomia è irto di ostacoli; lo Stato centrale pone sempre più paletti e sarà difficile superare tali resistenze” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Regione Lombardia. “Al di là del fatto – prosegue l’azzurro – che questa norma di buonsenso ci permetterebbe di monitorare la popolazione felina della Lombardia (contrastando il randagismo, gli abbandoni e garantendo un’attenta sorveglianza delle tante colonie feline del nostro territorio), questo “interventismo” del governo centrale in materia di leggi regionali non fa ben sperare per il futuro. Come potremo arrivare a una maggiore autonomia della Lombardia – conclude Comazzi – se gli organi ministeriali si esprimono persino sulla registrazione dei gatti? Siamo di fronte a una situazione paradossale”.
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