Festival nudisti, trattoria, web radio: sono i Centri Sociali, bellezza

Milano

Non credo si debbano aggiungere molte note ai comunicati di Mianews, anche il cronista è allibito e si stanca di ripetere l’indifferenza voluta di Sala e la supponenza e l’illegalità dei Centri Sociali.

“Sala e la sua giunta, come sempre e come siamo abituati, non vedono non sentono e non parlano. Così a noi restano gli antagonisti che spadroneggiano e organizzano feste nudiste a pochi passi da dove ci sono famiglie, donne, anziani e bambini. Cose che possono accadere solo a Milano.” Lo dichiara Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia. La ragione di tanto sgomento è raccontato brevemente “- “Ai centri sociali milanesi, e ovviamente ai compagni di merende della giunta Sala, come Macao, è concesso di tutto in questa città. Oggi (ieri ndr) dalle 22,00 A.N.ITA. e MACAO propongono difatti la seconda edizione di “BALLA COI NUDI”. Una serata, recita il volantino di presentazione, per divertirsi con balli in nudità. La nudità, ci spiegano, sarà obbligatoria. All’ingresso funzionerà un servizio guardaroba rigorosamente custodito. I partecipanti, dovranno munirsi di un telo o di un pareo per potersi sedere e se gradito anche di ciabatte. All’interno funzionerà un fornitissimo servizio bar. Tutti i naturisti sono invitati ad intervenire numerosi, nel solito rispetto reciproco che- bontà loro- sostengono gli organizzatori, li contraddistingue, approfittando di questa occasione per stare assieme divertendosi. Come si possa permettere una cosa del genere, in una zona a ridosso del centro di Milano, siamo infatti a poca distanza dal parco Marinai d’Italia, resta un mistero.”, conclude De Corato-

E per chi fosse curioso degli sviluppi del centro Sociale “Aldo dice”, l’agenzia Mianews comunica “Concerti, jam session, ora anche una web radio e i numeri dell’ospitalità: 132 persone (47 famiglie). E’ il bilancio dei primi 9 mesi del “residence sociale” Aldo Dice” insediato in due piani della torre Ligresti di via Stephenson. Dopo lo sgombero dall’ex sede di Alitalia a Sesto San Giovanni, un blitz negli spazi di via Oglio a Milano, il residence sociale da settembre scorso occupa gli spazi abbandonati della torre. Nel frattempo, oltre agli spazi dove vivono le famiglie, è nata una trattoria e si moltiplicano le serate musicali con un progetto in più: una radio da poco lanciata sul web.”

Che dire? Gli antagonisti sociali, incentivati dal silenzio di Sala e senza controlli, dimostrano un “bernoccolo” imprenditoriale notevole.

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