C’è il cinema itinerante che raggiunge i piccoli ricoverati

Cultura e spettacolo

Al «Cimena», da qualche mese, ci possono andare anche i bambini meno fortunati. La licenza poetica racconta il progetto voluto da Elena Xerri: un cinema su due ruote che viaggia e raggiunge i reparti di pediatria degli ospedali italiani, luoghi dove le emozioni sono congelate e gli sguardi lontani da dettagli rassicuranti. Il cinema per i piccoli pazienti si adatta agli spazi disponibili, con un ampio catalogo di titoli: cartoni, film di animazione, cortometraggi. Ci si muove «a chiamata», in modo da poter ottenere anche la risposta più sentita possibile. Se i bambini non possono andare al cinema, è dunque il cinema a mettersi su quattro ruote e ad andare da loro.

UN CINEMA «ITINERANTE» – Xerri, 41 anni, nata in Veneto, prima una vita come aiuto regista tra Milano e Roma e poi la decisione di stabilirsi a Bologna, ha fondato un’associazione di promozione cinematografica no profit e ha portato il suo «Cimena» per adesso negli ospedali Maggiore, Bellaria e Rizzoli di Bologna, oltre che in quello di Ravenna. Ma non esistono confini per il «Cimena». «Il mio sogno – dice la regista – è farlo arrivare davvero ovunque a bordo di un camioncino. Lo immagino arrivare nelle case di riposo per anziani, per esempio. O nei centri d’accoglienza. Il cinema è sempre stato la mia isola felice e vorrei che lo diventasse per tutti quelli che non possono goderne i benefici. Per questo voglio regalare a questi bambini ricoverati la visione di pellicole esclusive, perché l’esclusione che stanno vivendo in questo momento si trasformi, anche se per poco tempo, in esclusività».

COME SOSTENERE IL PROGETTO? – L’organizzazione, trattandosi di ospedali, è complessa. Ma Xerri non si è persa d’animo. Negli ultimi mesi ha condotto in prima persona – potendo contare sempre sulla disponibilità del marito Marco, direttore della fotografia per cinema e televisione – una campagna di «crowdfunding» per sostenere le spese del progetto: 6.200 gli euro raccolti, pari a due mesi di proiezioni. Le donazioni sono ancora possibili, attraverso il sito www.ilcimena.it. «Lo sguardo dei bambini regala soddisfazioni enormi – conclude la donna -. Ma a darci soddisfazione è anche l’idea di alimentare una piccola impresa pensata per bambini ricoverati, medici, infermieri ed educatori per creare nuovi stimoli attraverso la cultura».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.