MILANO: lo spettro della povertà per centinaia di lavoratori nella grande distribuzione

Milano

C’è il bando navigator, sperando che almeno le persone assunte lavorino. Quanto al lavoro da trovare e offrire ai richiedenti, il discorso è tutto da verificare. Eppure in molti pensano che i poveri che finiscono per strada sono aumentati in modo esponenziale, per le cause più varie, prima di tutte la perdita del lavoro. Perché anche a Milano, dopo l’ubriacatura del design, tornando con i piedi per terra, ci sono supermercati che traballano, ipotesi di licenziamenti, diritti delle neo mamme calpestati. Dove sono le femministe coccolate dall’ideologia di sinistra? Notifica Libero “Voci che si rincorrono e trattative per cedere i supermercati SimplySma, di proprietà della francese Auchan in crisi da anni. Un altro gruppo francese, Carrefour, ha lanciato un piano lacrime e sangue con quasi 600 esuberi, circa la metà concentrati tra Milano e hinterland. All’orizzonte un Primo maggio nel segno dell’incertezza per centinaia di lavoratori della grande distribuzione organizzata, settore al centro del progetto di legge della maggioranza gialloverde per regolamentare le aperture nelle festività che procede al rallentatore. Hanno scioperato i lavoratori SimplySma, che a Milano si sono riuniti in presidio davanti al supermercato in viale Corsica. Un centinaio di persone sotto la pioggia, con bandiere e striscioni, per chiedere «chiarezza sul futuro”

Il rischio una rivoluzione negativa nel campo della grande distribuzione, un rischio di incremento della povertà. Questa è la quotidianità di chi fatica e forse non è un creativo, ma inventa ogni giorno la possibilità di avere il pane. E non è poco. Ma tutti costoro sono invisibili per Sala.

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