Intorno alle 14.30 di ieri in via Carnevali, zona Dergano, un uomo si è introdotto in un negozio di parrucchiere e, afferrate un paio di forbici affilate, ha trattenuto in ostaggio il titolare e una cliente che in quel momento si trovava nel locale.
Poco prima, in via Livigno, il malvivente aveva rubato un furgone postale momentaneamente lasciato incustodito, veicolo poco dopo abbandonato in piazza Dergano. In preda a un forte stato di agitazione, con tutta probabilità dovuto all’assunzione di droghe, aveva proseguito la sua corsa fino a infilarsi nel salone di un parrucchiere che in quel momento stava servendo una cliente. Impadronitosi di un paio di lunghe forbici insisteva perché venissero abbassate le serrande, sostenendo che la polizia lo cercava per ucciderlo. Con una buona dose di sangue freddo il titolare, Alessandro Toffaletti, cercava di calmarlo e lo convinceva che la chiusura era possibile solo uscendo all’esterno, al che lo scalmanato strappava tutti i fili elettrici di apertura della porta.
Lo stato dell’uomo era decisamente confusionale: sempre più eccitato e agitando le forbici pretendeva che si telefonasse all’Interpool perché gli salvasse la vita ma, non trovando il numero, optava per la Polizia Aeroportuale. Una volta in linea però riempiva gli esterrefatti agenti di insulti e improperi.
Ma l’astinenza da nicotina finiva per avere il sopravvento sull’ultimo barlume di ragione dell’uomo che, dopo averlo perquisito per accertarsi che non avesse addosso un cellulare, incredibilmente ordinava al parrucchiere di andargli a comprare delle sigarette. Ovviamente Toffaletti, appena uscito, si precipitava al vicino bar chiedendo di chiamare la polizia e correva poi a comprare delle sigarette per non lasciare sola la cliente in balia del folle. Fortunatamente nella sua corsa si imbatteva in una macchina dei carabinieri che, chiamati i rinforzi, si precipitavano sul posto.
In breve la zona veniva bloccata da diverse macchine dell’arma e della polizia, chiamata nel frattempo dal barista. L’esagitato, vedendosi assediato, afferrava la signora rimasta nel negozio, puntandole le forbici alla gola, nonostante un carabiniere minacciasse di sparargli attraverso la vetrina. Solo la prontezza di uno dei militari, che con una robusta spallata sfondava la porta, metteva fine alla pericolosa vicenda.
Ma neppure l’arresto filava liscio però, lo stato dell’uomo era infatti di tale esaltazione da renderlo assolutamente insensibile al dolore e da donargli tale forza che dovevano essere in quattro a bloccarlo a terra e ad ammanettarlo, mettendo un punto a una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso tutto il quartiere.
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