“Giustissime le osservazioni del dottor Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, in merito all’importanza dei negozi di quartiere nel contesto milanese, in particolare nelle periferie. In questi anni abbiamo assistito alla continua chiusura di insegne storiche, e non, sia a causa della crisi economica e dei continui aumenti delle tasse e tariffe di competenza comunale – l’introduzione dell’addizionale IRPEF tra i primi provvedimenti della giunta Pisapia e gli aumenti COSAP e TARI della giunta Sala, per citare qualche esempio – sia per le famose “lenzuolate liberalizzatrici” di bersaniana memoria che hanno causato irreparabili conseguenze per via della concorrenza sleale di molti – dice Alessandro De Chirico Vicecapogruppo Forza Italia Milano – I lavori metropolitani e l’incapacità di gestire l’importante infrastruttura della M4, con le gravissime ripercussioni per i negozi sotto casa, in centro come in periferia, lasciano presagire che il contesto a cui si ispira e in cui lavorerà il nuovo PGT sarà per il commercio di vicinato un contesto di ricostruzione. Ammesso e non concesso che la grande distribuzione e i centri commerciali non aumentino a dismisura i loro profitti e l’influenza nella spesa dei milanesi. A Maran che ha pensato a dei bonus per chi costruisce negozi al piano terra segnalo che le serrande abbassate sono un’infinità in tutta la città. Per far ripartire un settore che è in profonda crisi il Comune di Milano, oltre alle regole urbanistiche, dovrebbe affiancare considerevoli sgravi fiscali e incentivi per l’imprenditoria giovanile per far rialzare le claire di tutti quegli immobili pubblici e privati che oggi sono abbandonati”.
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