Contro i furti agli esercenti la Regione paga allarmi e telecamere ai negozi. Boom di richieste

Lombardia

Milano 4 Dicembre – A Bergamo, in una sola notte, alcune settimane fa, tre diversi negozi hanno subito un furto. A Milano, nel quartiere Baggio, decine di attività commerciali recentemente sono state prese di mira dai ladri. A Mantova, a metà novembre, quattro furti messi a segno o tentati in poche notti. La microcri-minalità in tutta la regione non smette di colpire i commercianti che sempre più spesso stanno decidendo di correre ai ripari, per fermare i ladri, evitare di convivere con una paura perenne e mettere in sicurezza il proprio negozio: c’è stato un vero e proprio boom di richieste per il bando «Impresa Sicura», promosso dall’assessorato allo Sviluppo economico della Regione, che mette a disposizione fondi per le micro e piccole imprese commerciali e artigiane da utilizzare per l’acquisto di dispositivi perla sicurezza e di pagamento per la riduzione del flusso di denaro contante. L’ultimo bando, che è alla sua terza edizione, è stato pubblicato a metà novembre: in 15 giorni sono arrivate 270 domande, per cui è già previsto uno stanziamento di 970mi1a euro, pari a due terzi della cifra complessiva, che è pari a 1,5 milioni (risorse di Regione e Camere di commercio). «II bando ha raccolto una necessità di sicurezza da parte degli esercizi commerciali», commenta l’assessore allo Sviluppo Economico, Mauro Parolini, che ha intenzione di rifinanziarlo, con una cifra che potrebbe arrivare a 200mila euro. L’ulteriore stanziamento dovrebbe essere ufficializzato con un passaggio in giunta prima della chiusura del bando, fissata per i121 dicembre. L’agevolazione per i commercianti e gli artigiani consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese, fino a un massimo di 5mila euro, per un investimento minimo di 1.000 euro. Rispetto ai bandi precedenti è stata ampliata la gamma degli interventi ammissibili: ora con il contributo si possono installare anche metal detector, pulsanti e pedane antirapina, vetri antisfondamento e antiproiettile. Misure che si aggiungono agli altri sistemi, già previsti in passato: quelli di video-allarme antirapina, di video-sorveglianza a circuito chiuso e sistemi antintrusione, anche con allarme acustico; blindature e casseforti, serrande e saracinesche, telecamere termiche, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna. Rispetto al passato sono state anche allargate le categorie che hanno accesso ai fondi: ora sono compresi anche i negozi alimentari al dettaglio, edicole, gelaterie, pasticcerie e anche quelli che vendono strumenti musicali. Fino ad oggi già 1300 esercizi commerciali hanno usufruito di quegli incentivi che hanno generato quasi 9 milioni di euro di investimenti in sicurezza su tutto il territorio lombardo. La prima edizione del bando risale al 2014. «Prima di Expo avevamo sollecitato la  Regione per aumentare la protezione degli esercizi commerciali anche su strada, installando sistemi di sicurezza all’avanguardia», spiega Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia. «Nel primo bando erano stati inseriti solo gli esercizi più a rischio e quelli in cui circolano più contanti, come tabaccherie, benzinai, gioiellerie. Poi si è allargato ad altri esercizi e interventi, visto il numero sempre crescente di richieste». Dato, che secondo Confcommercio, conferma la bontà della misura. A tal punto che ha chiesto a Regione Lombardia di «farla diventare strutturale, anche tenendo conto degli eventi che si hanno sul territorio». Sul punto Parolini spiega: «Non si possono fare misure strutturali su un bando. Ma se non può esserlo nella forma, lo è nella sostanza, visto che siamo alla terza edizione». E l’idea è di procedere anche in futuro su quella stessa strada.

 Michela Giachetta (Libero)

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