L’allergia della Sinistra per il lavoro

Attualità

Milano 28 Ottobre – A Milano GI Group ha avuto una bella idea. Riporta Repubblica: Un viaggio in tram per avere un curriculum scritto a regola d’arte: fino al 29 ottobre nel centro di Milano (è possibile salire a bordo alle fermate di piazza Fontana e di via Cantù/Orefici, a due passi dal Duomo) è in servizio il Tram del curriculum dell’agenzia per il lavoro Gi Group. Chiunque lo desideri può salire gratuitamente e far revisionare da un consulente il testo del proprio cv e anche farsi scattare una foto professionale con cui accompagnarlo. Il tram è in servizio tutti i giorni dalle 11 alle 16.30 (prima corsa alle 11, ultima alle 16, sempre da piazza Fontana).

Poi è arrivata la sinistra. E Venerdì il Tram ha dovuto cambiare percorso, saltando tutte le fermate salvo San Babila. Motivo? Sciopero. Di chi? Dei Cobas. Perché? Contro il neoliberismo, il razzismo, la guerra e la f….IOM. L’ultima l’ho aggiunta io, ma ci siamo capiti. Il privato ha una bella idea. Ma per fortuna arrivano subito i compagni a rovinarla. Non sia mai che qualcuno trovi lavoro sul tram della GI Group. Aspetta che lo facciamo deragliare.

L’Italia si sta lentamente riprendendo. Ed uno dei polmoni è la grande distribuzione. Che impiega decine di migliaia di persone. È uno dei posti dove puoi andare a lavorare, una volta scesi dal tram. Forse. Dipende. Da chi? Da loro.

Hanno fatto irruzione nel centro commerciale Piazza Portello, in via Grosotto a Milano, con fumogeni, megafoni e striscioni di protesta, bloccando l’ingresso e l’uscita a chi stava facendo la spesa all’Iper. E’ il blitz organizzato dal collettivo autonomo ‘Milano Sciopera’: il gruppo di attivisti dell’area autonoma milanese, studenti e lavoratori, ha sfilato in corteo tra i negozi dello shopping mall in occasione dello sciopero generale lanciato dai sindacati di base in diverse città italiane. “Vogliamo una forma nuova di azione: portare lo sciopero nel cuore del consumo e dello shopping”, dicono gli attivisti al megafono. “Per questo motivo – continuano i manifestanti – lanciamo un corteo scioperante all’interno di un centro commerciale i cui profitti sono frutto anche dello sfruttamento dei lavoratori lungo tutta la filiera, a partire dai braccianti agricoli, passando dai facchini della logistica fino alle ‘hostess di cassa’, cioè stagisti costretti al lavoro gratuito obbligatorio previsto dalla cosiddetta alternanza scuola-lavoro”. (Repubblica)

Ecco, ancora una volta il rigurgito antifascista. Contro il lavoro, la dignità e la libertà economica. Una protesta militante per un popolo di schiavi, dipendenti dallo Stato. Che vivono di elemosina e dipendono dai buoni servigi dei manifestanti. Ecco. Questa, oggi è la sinistra.

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