Milano 18 Ottobre – Se Sala e la sua Giunta cieca e sorda sono assenti, i cittadini che vivono sulla propria pelle le quotidiane difficoltà della periferia, si riuniscono per verificare i pericoli e segnalare a chi di competenza. Una forma di autodifesa che è senso civico e amore per la città.
Relaziona Andrea Cappelli su Libero “Ronde notturne anti-degrado tra Certosa e Musocco. E una delle azioni nate dalla rete di comitati di quartiere, in contatto tra di loro attraverso i telefoni cellulari e i gruppi Whatsapp. Obiettivo: denunciare il degrado e la delinquenza nelle diverse aree del Municipio 8, organizzando ronde nelle zone maggiormente problematiche, richiamando l’attenzione degli amministratori di Palazzo Marino.
A promuovere questo “network” sono Enrico Salerani (consigliere leghista dell’ottavo municipio), Sarah Guglielmotto e Valentina Carati del Comitato Degrado e Sicurezza, realtà che nei mesi passati si è battuta per sfrattare i circa 150 immigrati che avevano occupato l’ex Scuola Colombo. Una prima riunione per favorire il contatto tra i diversi gruppi si è tenuta tre settimane fa, dove si è deciso di «combattere insieme una dura e lunga battaglia contro le istituzioni che ci hanno abbandonato». Poi, passo dopo passo, le prime azioni.
Ad oggi sono otto i gruppi che hanno aderito al “patto federativo” dei cittadini: Nemici del Degrado (zona Gagnola-Accursio), Degrado e Sicurezza (Villapizzone), Cascina Boldinasco (via Gallarate), Oriani-Certosa (viale Certosa-Oriani), Accursio (piazzale Accursio), Giù le mani dalla Montello (zona Caneva- piazza Firenze), Partiamo da Musocco (piaz7 ile Cimitero Maggiore – Certosa), Petrarca (viale Certosa – Garegnano). Tra le problematiche individuate spiccano il fenomeno della prostituzione (che interessa tuna la direttrice Cenisio – Certosa), i numerosi gruppi di sudamericani «dediti al bere», che molestano cittadini e devastano arredi urbani e le varie attività di spaccio e molestie sessuali ad opera di immigrati. La prima azione concordata prevede di presentare una diffida alle autorità comunali, che coinvolgerà gli assessori Rozza, Majorino, Maran e Granelli «relativamente alle loro competenze».
Una manifestazione unitaria si terrà giovedì 26 ottobre al quartiere Gallaratese – ore 21 in via Quarenghi – per chiedere più sicurezza nella zona. Al contempo, da settembre a oggi sono già state effettuate le prime ronde (in macchina): «Abbiamo sorvegliato il Musocco e siamo passati davanti alla caserma Montello, al Cimitero Maggiore e a Villapizzone. Il nostro obiettivo è segnalare alle autorità competenti le situazioni più critiche» afferma Sarah Guglielmotto.
A questi primi monitoraggi ne seguiranno altri, e le zone individuate per il futuro sono viale Monteceneri («Dove ci sono quattro locali problematici, mini market gestisti da stranieri per i quali, sulla scia del presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, chiediamo un’ordinanza per anticiparne la chiusura» rivela Salerani), Villapizzone e Quarto Oggiaro, dove sono presenti due centri di accoglienza: quelli delle vie Aldini e Mambretti. «Sono molto soddisfatto per la nascita di questa rete», dice Salerani; «si tratta di persone con il medesimo obiettivo che prima erano abituate a muoversi singolarmente e oggi hanno deciso di aiutarsi a vicenda, per far sentire maggiormente la propria voce. C’è un fermento positivo, vogliamo pressare l’amministrazione affinché accolga le istanze dei residenti del Municipio 8, il più popoloso di Milano». Negli scorsi giorni è sorta anche su Facebook la pagina ufficiale “Gruppo Comitati Zona 8”, dove gli abitanti dei quartieri interessati potranno segnalare le situazioni più gravi legate a criminalità, degrado, bivacchi. Portavoce del network all’interno del consiglio municipale sarà proprio il capogruppo leghista Salerani. L’obiettivo dichiarato è quello di coinvolgere sempre più “cittadini attivi”, tra cui i membri del Comitato di via Bolla.
Una domanda: dove è lo Stato? Dove le istituzioni?
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