Milano 30 Settembre – Dopo una vita a criticarla, adesso la sinistra non riesce a farne più a meno. L’ultimo fronte risolto con un surplus di vigilanza è quello dell’abbandono. No, non dei bambini. E nemmeno degli animali. No, l’abbandono dei rifiuti in discariche improvvisate. Così riporta Repubblica:
Posizionata tra via Arquà e via Padova è la prima telecamera per combattere il fenomeno dei rifiuti scaricati abusivamente in strada. A posizionarla sono stati i vigili su indicazione di Amsa e proprio con l’obbiettivo di controllare e sanzionare i responsabili dei continui rilasci illegali di mobili e rifiuti ingombranti.
Uno dei maggiori problemi per quanto riguarda le discariche abusive, infatti, è quello di riuscire a dare delle sanzioni. Le leggi ci sono – e puniscono i trasgressori con multe e anche procedimenti penali in caso di sversamenti inquinanti – ma i responsabili per essere perseguiti devono essere colti sul fatto. “La telecamera è stata installata da pochi giorni all’angolo tra via Arquà e via Padova – ha spiegato l’assessore alla sicurezza Carmela Rozza – e al momento sta funzionando come deterrente: in quell’area non va più nessuno a scaricare. Il problema è che l’abbandono di rifiuti adesso si è spostato e vengono rilasciati laddove non arriva l’occhio della telecamera. Motivo per cui abbiamo deciso di installarne altre due che entreranno in funzione a breve”.
Se l’obiettivo è quello riportato, il fallimento è garantito. Innanzitutto, le telecamere funzionano come i castelli Medioevali, sono visibili, immobili e vanno continuamente presidiate. Inoltre, dopo il presidio, vanno lette le targhe, fatte uscire le multe e ci si deve preparare ai ricorsi. Sempre che a sversare i rifiuti siano stati cittadini liquidi e con qualcosa da perdere. Se invece ad inquinare sono state persone con niente da perdere, da cui manco i soldi della mensa scolastica il Comune riescono a prendere, avremo sprecato uomini, soldi e tempo. E tutto per tentare di punire i cittadini per un sistema, quello della raccolta rifiuti che, semplicemente, a Milano non ha senso. Il porta a porta senza cassonetti, la raccolta degli ingombranti macchinosa e lunga, le discariche in mano al racket sono tutte concause ben più importanti dell’assenza di controllo. Che poi, ammettiamo funzioni. Quante telecamere intendono piazzare. Quante sentinelle dei rifiuti pensano di poter schierare. E le aree vuote, cosa diventeranno? No, questa cosa non ha il minimo senso. Beh, forse uno ne ha. Quanto manca alle regionali, caro Assessore?
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,