Gli accoltellano una mano e scappano coi soldi, notte di paura per un tassista

Cronaca

Milano 13 Maggio – Nottata  terribile quella in cui è incappato un tassista milanese, protagonista di una brutta avventura che fa temere gravi conseguenze anche per il suo futuro lavorativo, data la gravità della ferita che due sbandati gli hanno inferto per poche decine di euro. L’episodio non poteva quindi non riaccendere tra i tassisti la polemica sul fronte della sicurezza. Il caso è riportato da Il Giorno:

«Forse ha pensato che volessi reagire e mi ha dato una coltellata alla mano destra». Panico, sangue dappertutto. Mauro, tassista di 56 anni e da 32 al volante di un’auto bianca, racconta con terrore la rapina-lampo da un letto dell’ospedale San Raffaele: imbottito di antidolorifici, dovrà fare i conti con un tendine lesionato, un intervento chirurgico per rimettere in sesto il polso e la paura di non poter più guidare. Tutto per quei 120-150 euro, «non ricordo quanto mi hanno rubato di preciso», che custodiva sotto il bracciolo della sua Toyota Prius; macchina appena acquistata peraltro, e quindi sprovvista di telecamera di sorveglianza. È lui a ripercorrere la sequenza choc dell’altra notte. Sono le 2.30, Mauro ha appena scaricato un cliente in via Padova: «Ho continuato a percorrerla, e dopo una cinquantina di metri sono stato fermato al volo da una coppia». Lui: 30-35 anni, stempiato e con un marcato accento campano, lo descrive l’aggredito. Lei: 25 anni circa, capelli scuri lunghi. «Non sembravano pericolosi, anzi: la ragazza si è seduta davanti e l’uomo dietro, ma non ho avvertito una sensazione di pericolo», prosegue Mauro.

Da sempre turnista della notte, solo una volta, 25 anni fa, gli era capitato di essere derubato: «Ma una roba come quella di ieri non l’aveva mai provata in vita mia». I passeggeri danno la destinazione: «Via Civitavecchia», zona Crescenzago, pochi chilometri di tragitto. «Giunti da quelle parti, mi hanno detto di andare piano e di infilarmi in una stradina. Poi, all’improvviso, mi sono sentito la lama puntata al collo: “I soldi, i soldi…”. La ragazza ha iniziato a rovistare dappertutto, ma ha trovato poche decine di euro; sa, ormai con le carte di credito abbiamo poco contante in macchina. Mi hanno urlato “Non bastano, dove sono gli altri?”. Io ho risposto: “Ce li ho nel bracciolo…”, ma stretto com’ero non riuscivo a muovermi per prenderli. Appena mi sono spostato di un centimetro, l’uomo, probabilmente spaventato dalla mia reazione, mi ha sferrato la coltellata: sulle prime non pensavo mi avesse fatto tanto male, poi ho visto il sangue che usciva a fiotti e sono andato nel panico».

E i due? Spariti tra gli alberi del Parco Lambro. «Mi hanno rubato anche lo smartphone, non potevo contattare i colleghi: così sono andato verso il posteggio di piazza Udine, ma trovandolo deserto mi sono fatto forza e ho imboccato via Palmanova in direzione San Raffaele. Quando mi hanno visto gli infermieri, sono sbiancati…». Un caso, quello di Mauro, che ha riacceso la polemica tra i tassisti sul fronte sicurezza. Giovanni Maggiolo, delegato Unica-Cgil, si concentra su un aspetto: «Ormai con il Pos ci sono sempre meno soldi nei taxi, ma c’è gente che non l’ha ancora capito e rischia 10 anni di galera per 100 euro». (Il Giorno)

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