Per un Liberale la Sanità, come qualsiasi altro tipo di servizio, dovrebbe essere gestito interamente dai privati. Per un Liberale, questo, in Italia è un sogno proibito, la cui realizzazione è vicina più o meno come l’arrivo dei quattro dell’Apocalisse. Quindi, come sempre, ci si deve attrezzare per sopravvivere. Facendo, quando possibile, valere dei principi importanti: il primo dei quali è che la progressività è, spesso, una trappola. Per questo la scelta di Regione Lombardia, su spinta del suo assessore alla Sanità, il consigliere Gallera, di ridurre il super ticket a 15 euro, dimezzandolo, per tutti va nella direzione giusta. Ideale, prima ancora che pratica. Perché la salute del ricco e del povero valgono lo stesso. E perché il povero, il superticket, non lo pagava. Il 70% degli utenti, infatti, non lo pagava già. Quindi un 30% pagava già per tutti. Non siamo al ricchi contro poveri. Siamo al più o meno ricchi. In ogni caso, vediamo di non cadere nelle trappole radical chic: la salute è la stessa. Prendiamo le parole dell’Assessore ad Affari Italiani:
“Si tratta di una misura importantissima perche’ abbatte il super ticket inserito da Monti, che finora aveva un valore medio da 9,8 euro e ora sara’ di 7,8 euro – ha detto Gallera -. Questa misura portera’ beneficio a 1,5 milioni di Lombardi nonostante le minori risorse a disposizione”. Dopo aver ricordato che il 62% dei lombardi e il 70% delle prestazioni e’ esente dai ticket, l’assessore ha voluto aprire uno spiragli alle critiche di alcuni sindacati e di una parte dell’opposizione, convinti che il provvedimento possa favorire le fasce piu’ alte della popolazione: “Non abbiamo preclusioni. Ben volentieri attiveremo un gruppo di lavoro per verificare l’impatto della misura. Alla fine dell’anno faremo un bilancio e trarremo le conseguenze. Riteniamo che il modello approvato oggi dara’ un aiuto significativo a molti”.
Se queste parole non vi convincessero vi porto le obiezioni del Pd, riportate da Repubblica:
“Maroni aveva promesso zero ticket, ma basta andare nei poliambulatori per sapere che il ricco e il povero finiscono per pagare la stessa cifra – dice il segretario dem lombardo e consigliere regionale, Alessandro Alfieri – io do un giudizio negativo, perché è qualcosa di cui ancora non conosciamo i risultati. Rispetto alle cifre di cui aveva parlato Maroni, con 800mila persone in più aiutate, sono stati meno di 100mila in realtà i beneficiari. I numeri parlano chiaro: è stato un fallimento”.
Ecco, ricordiamocelo sempre: ai piccoli passi concreti si contrappone chi, in nome di utopie irrealizzabili, finisce per non aiutare nessuno.

Giornalista pubblicista, opera da molti anni nel settore della compliance aziendale, del marketing e della comunicazione.