Suicidio shock a Verbania: costruisce marchingegno per spararsi petardo nel petto

Lombardia

Milano 1 Settembre – Si è suicidato e per farlo ha costruito una specie di imbracatura con la quale si è «sparato» un petardo nel petto. È a questa conclusione che sono giunti i carabinieri nel ricostruire la morte di Riccardo Lomazzi, un giovane di 24 anni di Verbania. Il suo corpo senza vita è stato trovato lunedì mattina in una spiaggetta a Suna di Verbania, sul lago Maggiore.

Lo «sparo» a pochi centimetri dal petto

Una morte che il giovane si sarebbe procurato sparandosi un petardo da pochi centimetri. Lo avrebbe fatto costruendosi un preciso ed accurato marchingegno, fatto con corde ed azionato grazie ad un pulsante. Un sistema con il quale si è letteralmente sparato il petardo. Il «proiettile», partito da pochi centimetri dal corpo, ha provocato un buco nel petto del giovane. Che sarebbe morto all’istante.

 Il giovane giunto in moto

Cosa abbia spinto Lomazzi a questo gesto al momento non si sa. Il giovane è arrivato alla spiaggetta in moto domenica in tarda serata. Una zona facile da raggiungere perché vicina e parallela alla strada statale 34 che attraversa la frazione di Suna e raggiunge il centro di Verbania per proseguire verso il confine svizzero. Una zona ricca di spiagge di queste dimensioni, ricavate nelle insenature del Lago Maggiore.

L’allarme da un camionista

La moto è stata infatti ritrova poco distante. Il suicidio risalirebbe alla tarda notte. Non lontano ci sono alcune abitazioni ma nessuno ha sentito un’esplosione. Forse lo scoppio di un petardo è passato inosservato in una notte di fine estate. Il cadavere è stato visto da un camionista di passaggio sulla strada statale. L’uomo ha dato l’allarme. Sono accorsi 118, vigili del fuoco, i carabinieri guidati dal capitano Giovanni Della Sala e il pubblico ministero Laura Carrera. Sulla spiaggia il corpo riverso del ragazzo: indossava solo i jeans. Sul petto alcune bruciature ed un buco profondo causato dallo scoppio del petardo.

Descritto come una persona tranquilla

Oltre al mistero dei motivi del suicidio, ha sconvolto il sistema macchinoso. Il giovane è descritto come una persona tranquilla e così anche la sua famiglia. Non si esclude una delusione amorosa. Non si escludono comunque altre piste. E si attendono comunque gli esiti dei rilievi fatti dalla scientifica dei carabinieri e l’autopsia sul corpo che sarà eseguita mercoledì dal medico legale. (Corriere)

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