GLI EROI DELLE CASE POPOLARI : SETTIMA PUNTATA (VIDEO)

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Milano 22 Gennaio – Una web serie di 14 puntate ( da dodici  minuti l’una ) scritta e diretta da Claudio Bernieri con le musiche originali di Luciano d’Addetta.

SETTIMA PUNTATA: L’agguato

E’ la notte di capodanno e Gabriella riceve una visita inattesa: un gruppo di militanti dei centri sociali lancia contro le sue finestre petardi e bottiglie di vetro.I carabinieri sono troppo indaffarati  per chiamate di emergenza e non arrivano . Che fare? Gabriella è disperata. Si ricorda di aver incontrato  il sen. De Corato alla cerimonia degli Ambrogini, e di aver avuto il suo numero di telefono: svegliato alle 5 del mattino da Gabriella terrorizzata, sola e con il suo bambino di tre anni nella casa assediata dai centri sociali, De Corato   si rende disponibile , e risolve la situazione , facendo intervenire una pattuglia di polizia . Una volante arriva poco dopo nelle villette di via Ferrravilla. E un agente  fa esplodere un petardo rimasto inesploso sul davanzale di Gabriella.

Ha rischiato la vita..  E’ il racconto drammatico di Gabriella che dopo questa avventura vuole documentarsi meglio sui centri sociali: chi sono ? cosa vogliono? Perché sono così intolleranti? Ed oggi racconta: “un giorno  vorrei incontrare chi mi ha tirato il petardo, quella notte dell’ultimo dell’anno. Forse un giorno quei ragazzini avranno  una famiglia, dei figli, e capiranno quanto sia bello e positivo avere una casa ordinata, dove riposare di sera , dopo il lavoro, nel silenzio , magari leggendo un libro, in pieno relax…Chissà, magari capiranno  che ci sono altri valori nella vita oltre il bere e fumare e ascoltare rap, ci confronteremo  e si potrà instaurare un dialogo. Ma sì, anche davanti a un bicchiere di vino in un centro assordante per giovani aperto dal Comune,  dove ci si possa divertire  con pochi soldi e fare musica  fino all’alba, ma lontano dalle abitazioni. Certo, mica in un bar del dopo Scala, ma tra i colori e i rumori di chi è giovane e non conosce i trabocchetti  della vita…”.