Milano 21 Gennaio – In un nuovo video l’Isis ha minacciato di uccidere due ostaggi giapponesi per i quali ha chiesto un riscatto di 200 milioni di dollari al governo giapponese.
L’esecutivo nipponico, martedì, ha dichiarato che non ha intenzione di scendere a patti coi terroristi.
Nel nuovo video postato su siti web jihadisti la cui autenticità non poteva essere immediatamente essere stabilita, l’Isis, che controlla ampie fasce di territorio in Iraq e Siria, minaccia di uccidere entro 72 ore i due ostaggi e invita il governo giapponese a pagare $ 200 milioni per salvare le loro vite.
Questa è la prima volta che i terroristi islamici, rapiscono e tengono come ostaggi dei cittadini giapponesi e li identificata coi nomi Haruna Yukawa e Kenji Goto Jogo.
Un funzionario del ministero degli Esteri giapponese ha detto che Tokyo sta seguendo il caso e sta valutando la situazione.
Il portavoce del governo, Yoshihide Suga, nel corso di una conferenza stampa dopo la pubblicazione sui siti web jihadisti questo video ha dichiarato: “La posizione del nostro Paese nella lotta al terrorismo rimane invariata. Attualmente stiamo verificando questo video contenente minacce di morte nei confronti di due uomini presentati come cittadini giapponesi” Ha poi aggiunto:”Il governo è determinato a fare tutto il possibile affinchè i cittadini giapponesi ostaggi dell’Isis siano liberati al più presto se questi fatti saranno confermati”
Anche il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha chiesto il rilascio immediato dei due ostaggi giapponesi. “Sono indignato per un atto del genere” ha detto ai giornalisti a Gerusalemme, richiedendo fortemente che non venga fatto loro alcun male la loro immediata liberazione.
Il capo del governo giapponese Shinzo Abe, che è attualmente in visita ufficiale in Medio Oriente, ha annullato parte dei suoi impegni, ha detto il portavoce ma il vertice previsto con il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas si svolgerà ugualmente. Nel frattempo il Vice Ministro degli Esteri, Yasuhide Nakayama, è stato inviato in Giordania per dare le istruzioni necessarie in loco.
Domani, invece, il Segretario di Stato americano John Kerry insieme con il suo omologo britannico, si incontreranno a Londra con i membri della coalizione contro i jihadisti dello Stato Islamico da cui, solo in via teorica dovrebbero trovare delle soluzioni per contrastare l’Isis.
Ovviamente il problema dell’Isis è assai più ampio, poiché questa organizzazione opera ormai a livello mondiale e le sue cellule, complice il buonismo suicida europeo ed italiota in primis, ha consentito al gruppo terroristico di installare basi e cellule pronte a colpire ogni governo che si schiererà apertamente contro di loro.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.