Occupazioni abusive. Le istituzioni latitano, i cittadini protestano

Milano

Milano 4 Ottobre – Nella nottata tra mercoledì primo ottobre e giovedì 2 una famiglia di rumeni ha sfondato la porta di un appartamento dello stabile sito in Via Giambellino 58 con la volontà di occuparlo. Immediatamente gli inquilini sono intervenuti per non permettere questa grave violazione di legge ed hanno avvisato le autorità competenti: i Carabinieri e l’Aler. Ma ad una prima immediata visita dei Carabinieri ed alla seguente perlustrazione degli inviati Aler la mattina seguente, la famiglia di irregolari inspiegabilmente non è stata sfollata. I residenti inferociti hanno occupato il giardino ed hanno minacciato di non lasciarlo sino a quando la famigliola composta da madre, padre e quattro bambini non fosse stata buttata fuori. E’ stato solo allora che i Carabinieri hanno deciso di fare sul serio, inviato tre volanti e proceduto al sacrosanto sgombero.

Da tempo i residenti dello stabile denunciano una situazione di degrado totale. Queste sono le confidenze che un’anziana residente ci ha fatto: “In questo palazzo noi italiani siamo una sparuta minoranza. I nostri bambini fanno fatica ad integrarsi e ad avere una normale vita sociale, poiché in questo stabile abbiamo 4, 5 bambini italiani e oltre 60 bambini stranieri. Non ci è permesso fare un appunto nemmeno con la massima educazione al comportamento scorretto di alcuni stranieri, ci dicono che siamo noi che ci dobbiamo adattare a loro e non viceversa. E’ come se gli ospiti fossimo noi, comandano loro! Persino i bambini ci rispondono male. E poi c’è il dramma delle occupazioni abusive. Alcuni appartamenti non sono a norma e l’Aler non li può affittare. Inutile dire che spessissimo essi vengono occupati. Questi signori fanno un danno alla collettività perché non pagano nulla, nemmeno le utenze. Inoltre loro percepiscono 900 euro al mese di sussidio statale ed io vivo con 500 euro di pensione ed ho un figlio disoccupato. E’ davvero incredibile, non me ne capacito”.

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