Chi è la studiosa dei Califfi che ha scoperto la trama dei Fratelli Musulmani in Italia

Approfondimenti

 di  Claudio Bernieri

Milano 3 Aprile – E’ sconosciuta  a tutti, eppure è Docente di Geopolitica del mondo islamico presso Università Europea di Roma e Senior Fellow presso European Foundation for Democracy



. Ha studiato Facoltà di Lingue e Letterature Straniere presso Univ. Cattolica Sacro Cuore Milano e i suoi saggi compaiono periodicamente sul sito “informazionecorretta.com”. Ma per gli addetti ai lavori e per i giornalisti è la fonte principale per entrare  nella galassia del fondamentalismo islamico che sta minacciando l’Italia. I suoi scritti sulla piovra dei Fratelli Musulmani, ai quali l’attuale giunta stava per consegnare le moschee a Milano, hanno allarmato molti giornalisti ed editorialisti ( escluso quelli del Corriere della Sura). Ed ora Valentina lancia l’allarme : il kuwaitiano Tareq Suwaidan, leader dei fratelli Musulmani, viene in tournée in Italia.

la locandina del tour del Califfo
la locandina del tour del Califfo

Per dieci giorni consecutivi, dal 7 al 17 maggio, sarà in tournée da Como a Reggio Emilia con i suoi sermoni  come una pop star, secondo il programma diffuso dall’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose. Le date del suo tour  gli islamici le  hanno scritte e fatte circolare in arabo, nel tentativo di evitare interferenze fino all’ ultimo. Ma lei Valentina Colombo, ha tradotto l’invito, suscitando scandalo, paura, scalpore, vergogna nel Pd. Tanto che la componente ebraica più moderata che è all’interno dei Dem ha messo dei paletti all’entusiasmo di Majorino. Sala, perplesso, indeciso sempre sul da farsi, chiede lumi e si cuce intanto la bocca. Sa parlare solo di Expo..E’ lei, Valentina, l’unica sentinella in questo momento a difendere Milano dall’arrivo dei nuovi Barbarossa, i  ciabattanti fondamentalisti che vorrebbero islamizzare  le periferie aprendo cento moschee.

 «Vi sono sul web numerosi filmati dei sermoni durante i quali Suwaidan annuncia il prossimo ritorno del Califfato e lo traduce con “leadership”», ha rivelato  la studiosa, osservando che «quello che si appresta a tenere in Italia è appunto un corso di leadership per musulmani». Sembra decisamente un invito a restaurare il Califfato. Un vero programma di conquista  quello dei Fratelli Musulmani, gruppo integralista messo fuorilegge in diversi stati islamici, vicino  dei tagliagole dello Stato islamico. Sempre che la Repubblica italiana decida di concedergli il visto e fargli attraversare la frontiera.

Ma chi è il califfo che arriva in Italia? Valentina Colombo sui sito “informazionecorretta.com “ spiega tutti i gangli di questa piovra che si nasconde dietro la pacifica sigla dei Fratelli Musulmani (Islam in Italia: l’invasione silenziosa, obiettivo dei Fratelli musulmani). “L’Italia si conferma il porto felice della Fratellanza musulmana in Europa? La risposta è senza dubbio affermativa e non riguarda solo le connessioni delle organizzazioni islamiche attive nel nostro paese, ma anche predicatori controversi che sono già stati banditi in altri paesi del Vecchio continente. Come il caso del recente annuncio, sul profilo Facebook dell’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose con sede a San Giovanni in Lupatoto, del tour italiano del predicatore islamico Tareq Suwaidan e di sua moglie Buthaina Ibrahim, che si svolgerà dal 7 al 17 maggio partendo da Como (Hotel Lomazzo) per proseguire con tre incontri con rispettive comunità (probabilmente una di queste sarà Reggio Emilia)”. L’associazione che organizza la sua visita in Italia figura fra i partner dell’Ucoii e vanta un proprio rappresentante al tavolo del ministero dell’ Interno che riunisce varie comunità e associazioni musulmane.  In Francia i Fratelli Musulmani minacciano da tempo  apertamente lo stato.

Il Califfo in tour
Il Califfo in tour

L’11 aprile 2009 nella cittadina di Le Bourget, a poca distanza dalla capitale francese Suwaidan aveva preso la parola sul tema «il profeta Maometto: un modello per l’ umanità». In particolare, il suo messaggio puntava su una famosa profezia, riferita negli hadith. Al culmine del suo discorso, l’oratore aveva invitato a dare compimento a quanto anticipato da Maometto: la conquista di Roma, destinata a seguire la presa di Costantinopoli del 1453, che si concluse con un bagno di sangue e l’imposizione della legge coranica per circa mezzo millennio.

Valentina  ha così rivelato che numerosi Paesi, fra i quali gli Stati Uniti, il Regno Unito e perfino il Belgio, hanno vietato a Suwaidan l’ ingresso sul loro territorio nazionale a causa delle sue posizioni antisemite, come la seguente: «Tutte le madri della comunità islamica – non solo quelle palestinesi – dovrebbero allattare i propri figli con l’ odio verso i figli di Sion. Li odiamo, sono i nostri nemici. Dobbiamo instillare questo nei cuori dei nostri figli sino a che sorgerà una nuova generazione che li cancellerà dalla terra». Non lo vogliono fra i piedi nemmeno i sauditi, che nell’ottobre 2013 non gli hanno consentito di compiere il pellegrinaggio e, nel giugno 2014, hanno vietato la vendita dei suoi libri.

Qui da noi, sarà ospite degli incompetenti  assessori milanesi della giunta  filo-islamica arancione?  Forse Majorino si prepara a dargli il benvenuto e a promettergli cento moschee? Valentina Colombo  ci rivela la trama che tesse la setta islamica per l’Italia:” L’evento è stato condiviso sia da Alleanza Islamica in Italia, l’espressione ufficiale italiana della Fratellanza essendo membro della Federazione delle Organizzazioni Islamiche in Europa (FIOE), sia dal Consiglio Islamico di Verona. D’altronde Suwaidan è già stato ospite in Italia di Islamic Relief, ONG legata a duplice mandata alla Fratellanza.

Il simbolo della Fratellanza Musulmana :scimitarra e Corano
Il simbolo della Fratellanza Musulmana: scimitarra e Corano

Ebbene, non solo Suwaidan è uno dei pochi predicatori che dichiara pubblicamente di appartenere alla Fratellanza, ma ne è anche uno dei più facoltosi e più seguiti con quasi otto milioni di followers su Facebook e Twitter. Tareq Mohammed al-Saleh al-Suwaidan nasce nel 1953 in Kuwait. A diciassette anni si trasferisce negli Stati Uniti dove vive per circa vent’anni. Nel 1975 si laurea in Ingegneria petrolifera alla Pennsylvania State University per poi specializzarsi con un Master (1982) e un dottorato (1990) presso l’Università di Tulsa”.

Inquietante. Sala tace. Che dice Fiano, storico rappresentante della comunità ebrea milanese? E la curia? Demenziali i  sermoni del Califfo-in-tour: Nel 2000, Suwaidan ad un evento organizzato dall’Islamic Association for Palestine (IAP) a Chicago ha dichiarato che la “Palestina sarà liberata solo con il jihad” perché “nulla può essere conseguito senza il sacrificio del sangue. Gli ebrei verranno finiti dalle nostre mani.” Nel marzo 2006, ovvero dopo la pubblicazione delle vignette su Maometto, Suwaidan interviene a un evento sul dialogo interreligioso a Copenhagen e afferma che “l’occidente ha commesso errori strategici e uno degli errori principali che ha commesso è sottovalutare la forza dell’islam.”Nel 2011 durante un tour in Australia Suwaidan annuncia il prossimo ritorno del califfato così come inteso dalla Fratellanza: “Per la prima volta in seicento anni, la rinascita islamica è ovunque […] i musulmani stanno ritornando alla loro religione […] abbiamo toccato il fondo nel 1948 e nel 1967 quando abbiamo perso con i nemici di Allah, gli ebrei, che hanno conquistato il cuore dell’islam […] Dopo il 1967 ci siamo risvegliati e per la prima volta i musulmani hanno organizzazioni islamiche in politica, nell’economia, banche islamiche, mezzi di comunicazione islamici […] la marea sta ritornando e un khilafa sul modello del Profeta Maometto.”E se non bastasse la produzione di Suwaidan, viene in soccorso il catalogo della sua casa editrice che include l’ultimo libro di Ratib al-Nabulsi, predicatore siriano casualmente invitato da Islamic Relief Italia in concomitanza a Suwaidan,

Valentina Colombo in cattedra
Valentina Colombo in cattedra

Rivela la Colombo: “Quando arriverà la vittoria dell’islam?” è un libro edito da Suwaidan. A pagina 32 del testo “Il musulmano è l’arma più forte. Alcuni si dimostrano vinti psicologicamente perché ritengono che nonostante la nostra forza, non potremo mai vincere il nemico. Nella loro mente, il nemico è più forte di noi e ha delle armi che noi non abbiamo. Ma costoro dimenticano che noi abbiamo un’arma che il nemico non ha: l’uomo musulmano, il soldato musulmano, che quando è in battaglia, sceglie solo tra due opzioni: la vittoria o la morte da martire per la causa di Allah. Il soldato musulmano non pensa mai alla sconfitta e non si arrende mai. Anche se il nostro nemico possedesse tutte le armi possibili, non potrà mai sconfiggerci, sinché noi resteremo con Allah e Allah sarà con noi. Se il nemico ha dei caccia, dei missili e altre armi, noi abbiamo l’arma più forte. Noi possediamo il credente che desidera la morte per avere la vita.” Le idee sul jihad del signor  Nabulsi, autore del Califfo  in  tour, sono note sin dal 2009. In un sermone del venerdì pubblicato sul suo sito personale, anche in francese e in inglese (www.nabulsi.com/fr/art.php?art=12063), si possono leggere le sue opinioni riguardo la cosiddetta “guerra giusta”: “Fratelli, il jihad nell’islam è stato legiferato per stabilire la verità, rifiutare l’ingiustizia, realizzare la giustizia, la pace e la sicurezza e per rafforzare la misericordia con la quale Maometto – su di Lui la pace e la benedizione di Allah – è stato inviato agli uomini del mondo per farli uscire dalle tenebre verso la luce. Questa idea distrugge tutti le tipologie di terrorismo perché il jihad è stata legiferata per difendere la patria e contro l’occupazione dei territori, il saccheggio dei tesori, contro l’occupazione coloniale che caccia le persone dalle proprie dimore, contro coloro che violano le promesse e per seminare discordia tra i musulmani […]”.

Grazie, Valentina, per la tua costante vigilante missione. Che infine  ci rivela:” chissà se  per il Califfo ci sarà tempo per fare una visita e scambiare due parole con il grande finanziatore della Fratellanza,  Youssef Nada che risiede a Campione d’Italia, ovvero a una trentina di chilometri dal primo appuntamento italiano di Suwaidan, a Como” Ci vediamo al tour.

1 thought on “Chi è la studiosa dei Califfi che ha scoperto la trama dei Fratelli Musulmani in Italia

  1. Leggete per favore Oriana Fallaci. La rabbia e l’orgoglio. Scoprirete tutte le ragioni della civt europea per opporsi sll’invadenza islamica che si insinua nella civiltà occidentale per sottometterla e farla regredire in un passato che ignorA i diritti di liberta

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