Svolta sul diritto alla casa a Milano: sentenza storica del Consiglio di Stato contro il Comune

Milano

Il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza storica che segna un punto di svolta sul diritto alla casa a Milano, stabilendo che l’Amministrazione comunale non può richiedere “adempimenti inesigibili” ai cittadini in difficoltà per garantire loro un alloggio.

Per il Consiglio di Stato l’Amministrazione non può chiedere “adempimenti inesigibili” ai cittadini in difficoltà per dare loro una casa

La vicenda ha riguardato una donna malata, invalida e con un passato di violenza, ospitata dal fratello in una casa popolare oltre i sei mesi concessi, in attesa di una risposta alla sua domanda di alloggio popolare. Il Comune di Milano la considerava “occupante abusiva”, ma i giudici del Consiglio di Stato hanno ribaltato questa visione.

Come riporta il quotidiano La Notizia, il Consiglio di Stato ha sancito che il Comune non può “pretendere adempimenti inesigibili” da chi si trova in emergenza abitativa e ha richiesto un alloggio. Chi si trova costretto a rimanere ospite oltre i termini previsti non può essere etichettato come occupante abusivo. Per questo motivo, è stato respinto il ricorso presentato da Palazzo Marino contro la signora S.

La vicenda era iniziata quando la signora S., rimasta senza casa a causa di violenze, era stata ospitata nella casa popolare del fratello. Superato il periodo di ospitalità consentito, aveva presentato domanda per un alloggio transitorio al Comune di Milano, che era stata respinta con la motivazione di “occupante abusiva”.

Dopo una prima vittoria al Tar, il Comune si era appellato al Consiglio di Stato, che ha confermato il giudizio precedente. Nella motivazione della sentenza si legge il principio per il quale “è l’Amministrazione, cui è affidata la cura degli interessi della comunità, a dover superare le criticità del caso concreto e non pretendere adempimenti evidentemente inesigibili”. Viene inoltre sottolineato che l’Amministrazione deve “provvedere a concludere i procedimenti di assegnazione dell’alloggio richiesto prima di ritenere abusiva la situazione di fatto in cui versa colui che è in attesa della conclusione del procedimento di assegnazione”.

L’Avvocato Gino Pandolfi ha espresso soddisfazione per la sentenza, auspicando l’immediata assegnazione di un alloggio alla signora S. Il Sicet di Milano ha commentato la sentenza, auspicando un cambio di rotta nelle procedure del Comune, che spesso adotta criteri restrittivi e argomentazioni “fantasiose” per respingere le domande di alloggi temporanei, forse a causa della mancanza di risposte concrete all’emergenza abitativa.

La sentenza del Consiglio di Stato giunge pochi mesi dopo un’altra importante decisione del Tribunale di Milano sui criteri di assegnazione delle case popolari di Regione Lombardia. Il Tribunale di Milano aveva infatti stabilito che i criteri che attribuivano un peso eccessivo alla durata della residenza pregressa rispetto ai reali bisogni abitativi, fossero discriminatori (soprattutto verso gli immigrati).

1 thought on “Svolta sul diritto alla casa a Milano: sentenza storica del Consiglio di Stato contro il Comune

  1. Perché il comune di mil.ano fa differenza tra soggetti deboli e abusivi seriali opportunisti approfittatori. Questi ultimi sono trattati con riguardo.

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