Sullo stato della viabilità a Milano, cittadini, commercianti, visitatori già si sono espressi tante volte, denunciando difficoltà e irrazionalità della strategia voluta dall’attuale amministrazione.
Oggi riportiamo l’opinione di chi vive ogni giorno percorrendo le vie della città: i taxisti
“La situazione deve essere gestita sedendosi a un tavolo con il Comune per cercare di capire qual è la soluzione per migliorare la velocità commerciale. La fotografia di Milano è chiara: tra chiusura delle strade e molti cantieri ancora aperti non si riesce a tenere lo stesso tempo che si teneva una volta per lo stesso percorso, una situazione disastrosa.
Se una volta coprivamo un tragitto in 20 minuti, adesso ci mettiamo il doppio, questo comporta diessere sempre bloccati nel traffico e non dare poi il servizio dovuto. Abbiamo le corsie preferenziali ma la velocità commerciale si è abbassata moltissimo, con tutti questi cantieri, ma soprattutto, con le restrizioni in alcune vie. A ciò si aggiunge che tra monopattini, motorini e biciclette, guidare è diventato complicato”.
Lo ha detto Stefano Salzani, presidente di appTaxi, a margine della presentazione di Italian Taxi Network che si è tenuta nella sede dell’Associazione Stampa Estera a Milano. “Penso che non servano tanti taxi, ma serva la viabilità come una volta: qui stanno chiudendo sempre più strade, stanno togliendo i posteggi nei punti strategici ai tassisti, e soprattutto c’è molto traffico nell’Area C”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
Qualcuno ha paragonato i danni fatti in questi anni alla toponomastica, all’urbanistica e alla viabilità modificata da sala e soci, ai danni provocati da un bombardamento o ad un cataclisma: per tornare indietro e sistemarla ci vorrebbero tantissimi milioni. Pubblici.