Sala

I grattacieli spiegati a Sala

Milano

Qualsiasi cosa ne pensi Beppe Sala, gli elettori non hanno la memoria di un pesce rosso. Molti ricordano. Per questo dire: “Se poi adesso è venuta tutta di colpo la paura dei grattacieli, io mi dissocio. Significa che da Albertini in poi siamo stati tutti sindaci sbagliati”, è sbagliato. Anzi, diciamo le cose come stanno: è offensivo. Significa cercare di far finta di nulla, fischiettare di fronte all’incendio. Con ancora l’accendino in mano, peraltro. Ci sono due parti estremamente offensive in quella frase:

  1. “Se poi ADESSO è venuta TUTTA DI COLPO la paura dei grattacieli”. Non è adesso e non è all’improvviso. Sono quindici anni di propaganda rossa e verde, usata come una clava contro due ottimi sindaci, che dicevano precisamente questo. Ovvero che Milano o cresce in verticale, o non cresce. Solo che se lo dicevano loro, non andava bene. Si rubava il sole ai Milanesi, o qualche altra fesseria del genere. E Sala non può fingere di non saperlo, perché per alcuni anni è stato city manager, quindi i suoi consiglieri comunali che contestavano quelle costruzioni non può non ricordarli. Non è adesso, non è tutta di colpo. E’ iniziata venticinque anni fa e voi di sinistra ci avete vinto tre elezioni con quella paura. Con il piccolo dettaglio che, alla prova del governo, ve ne siete fregati. E ora che arriva il conto fate pure gli scandalizzati.
  2. “Significa che da Albertini in poi siamo stati TUTTI Sindaci sbagliati”. Ma col cavolo. Albertini e Moratti sono stati eletti parlando di grattacieli. Promettendoli e costruendoli. Sala e Pisapia avevano coalizioni che li negavano, li avevano combattuti e ci si aspettava che non li costruissero. Per questo la sinistra ha dato vasti poteri a un organo semisconosciuto, la Commissione Paesaggio, in modo da non lasciare impronte nel fango autorizzandoli. Per questo è nata la vicenda delle SCIA: con i Piani Attuattivi avreste dovuto prendervi la responsabilità di cosa veniva costruito e dove. Invece così era tutto in mano ai tecnici. Tecnici, che, come si è visto, erano tutto meno che impermeabili alla politica.

Questa è la differenza tra Sala e Albertini: il secondo ha fatto ciò che prometteva, il secondo ha fatto fare a terzi ciò che nessuno dei suoi voleva che facesse lui. Come è netta la differenza con Giorgia Meloni che, scagionata dai giudici, si prende la responsabilità dei suoi ministri. mentre a Milano abbiamo un Sindaco che accetta impassibile di mandare sotto tecnici e persino assessori a lui fedelissimi, pur di uscire pulito dalle vicende giudiziarie che lo accerchiano.

Pertanto: sì, la sinistra ha DA SEMPRE e COSTANTEMENTE paura dei grattacieli. E no, Albertini non era un Sindaco sbagliato. A differenza di Sala. Che non dovrebbe nemmeno più essere Sindaco. E non certo per una inchiesta che si tiene in piedi con lo sputo e che, lo dico qui erga omnes, lo vedrà infine assolto. Ma per aver venduto ai suoi elettori il contrario di ciò che intendeva fare. e di ciò che ha fatto. Per queste cose ci si dimette. Altro che per gli avvisi di garanzia (che manco ci sono).

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