Rizzoli

L’oscuro caso del sabotaggio di via Rizzoli

Milano

Giorni oscuri per la caldaia di via Rizzoli. Sopravvissuta per quattro mesi agli ingegneri di MM, alla fine è caduta sotto le mani di un ignoto e al momento del tutto invisibile vandalo. O almeno questa è la versione di MM, che ha pure sporto denuncia alle autorità competenti (i Ghostbusters?). Già, perché ieri mattina è apparso il cartello che vede in foto. E da allora tutto ha avuto un senso.

Se, come dicono i dirigenti, la Legionella non è mica colpa loro, ma della sporcizia onnipresente nella manciata di casa che si sono degnati di visitare, la caldaia che non funziona da aprile non è altrettanto colpa loro. C’è il trucco. Il sabotatore. Qualcuno colpevole di intelligenza col nemico.

Dopotutto, qualcuno l’intelligenza in questa vicenda doveva portarla. Ecco, questo individuo sarebbe entrato, non sappiamo quando, ma immaginiamo nelle brevi notti agostane, nel locale caldaie e aver compiuto l’impensabile. L’incredibile. Sarebbe riuscito, cioè, a fare qualcosa di così dannoso, clamoroso e devastante da battere l’ordinaria amministrazione di MM.

Quindi se da aprile a oggi i problemi sono stati causati da cause imponderabili, adesso abbiamo un colpevole! O meglio, il sospetto di un colpevole. O, come dicono alcuni malevoli condomini, una scusa di colpevole. Un individuo che in una sola notte è riuscito a battere gli sforzi che a MM sono costati mesi. E sapete qual è il tragico risultato di questo più che probabile sabotaggio? È indistinguibile da un qualsiasi giorno feriale di interventi manutentivi di MM. Siamo di fronte al Lupin delle caldaie. Ad un hooligan dei riscaldamenti. Un mostro, signori, un mostro.

Qui inizia la parte delicata di questo articolo. Chi aveva il movente per un atto così nefasto? Difficile farselo venire in mente, le ipotesi sono molte. Magari un inquilino che odia l’acqua calda, ama la legionella e usa il bidet come vaso per coltivare ortensie. Dopotutto individui come questo sono stati la causa del proliferare del batterio, ci dicono. O magari è stato un detrattore del Sindaco Sala, che dopo aver funto da untore, non pago dei danni arrecati, si è improvvisato pure guastatore. Oppure. Eppure…

Oppure un giornalista e consigliere di opposizione che magari mancava di argomenti per i suoi articoli!

Scherzi a parte, la situazione evidentemente sta sfuggendo di mano. A tutti. Proprio a tutti. E allora, una volta che i periti della polizia saranno riusciti nell’impresa di distinguere i danni del vandalo dalla normale manutenzione di MM, si prospettano settimane oscure.

In ogni caso, alla fine di questa storia di ombre, sabotatori e contagi dovuti alla poca pulizia dei cittadini a me resta una sola domanda: MM è mai, anche solo astrattamente, responsabile di una delle centomila cose che non vanno nelle case gestite da loro? No, perché anche questa cosa è curiosa, se ci pensate bene…

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