pavé a Milano

Niente pavé per Sala. Cancellata la Storia. Lavori programmati nel mese più inopportuno

Milano

Sala ha dichiarato, ma non è la prima volta “A settembre annunceremo un piano straordinario per le strade milanesi, nell’ultimo anno e mezzo interverremo con decisione su manti stradali, pavé, rimozione di rotaie non più in uso” Già perché ora, dopo non aver visto buche dilaganti pericolose, fango, alberi caduti che ostruivano le strade, se la prende con la pericolosità del pavé

Ecco le vie interessate: via Torino, via Carrobbio, via Correnti, corso di Porta Romana nel tratto tra Lamarmora e Porta Romana, corso Lodi e via Bramante. Insomma il cuore storico di Milano.

In una città futuribile, con un immaginario proiettato ideologicamente, con la sicurezza di decisioni autonome, il parere di chi vive a Milano ed è affascinato dalla discrezione delle orme della Storia non ha valore.

Alcune domande: dopo l’invasione di piste ciclabili in ogni dove, con la promessa di altre attivazioni, è un favore dovuto ai ciclisti? Se toglie il pavé che necessita di poca manutenzione, in quanto tempo il nuovo asfalto non diventerà un colabrodo? L’armonizzazione urbana in prossimità di centri storicamente significativi per i milanesi, dove va a finire? O intende ravvivare gli incroci pitturando l’asfalto di colori vivaci che sbiadiscono in fretta? Che senso ha non ascoltare la voce della Storia, l’eco di battaglie vinte, la ricostruzione di una memoria cara ai cittadini? Dopo i grattacieli, il pavé appare troppo ‘antico’.

Ammesso che voglia dare esecuzione al piano, sul piano pratico, osserva Riccardo De Corato “Questi interventi da che mondo è mondo si fanno a settembre, alla fine della stagione estiva? E poi la programmazione di settembre quando prevederà i lavori? Andavano programmati lo scorso inverno o al massimo inizio primavera! Le manutenzioni e il rifacimento del manto stradale, come i tecnici specializzati del reparto strade sanno perfettamente, vanno fatti nel periodo estivo che va da maggio/giugno fino a settembre, perché in quel lasso di tempo ci sono temperature più alte. In quei mesi, appunto, il catrame e il manto bituminoso si assorbe facilmente e ne è più facile anche la messa in opera. Altra cosa molto importante è il fatto che il manto stradale non si raffreddi troppo durante i lavori e il catrame, proprio come una colla a caldo, sia anch’esso di elevate temperature per poter far aderire al meglio le parti vecchie e nuove di asfalto”.

Sala bocciato anche come stradino.

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