Le prime avvisaglie erano già comparse la scorsa settimana, ma ieri sera, nel bosco a #Rogoredo, la situazione è precipitata: molti ragazzi presentavano micosi sulle braccia e sugli arti inferiori, alcune con lacerazioni davvero spaventose. Giorgia e Riccardo, fermandomi mentre mangiavano un panino, me l’hanno detto con gli occhi stanchi e la voce spezzata:“Quello che c’è in giro mi fa stare male, mi provoca allucinazioni, mi manda in tachicardia. Questa non è droga, è altro!”
Che dire… ancora una volta, i “venditori di morte”. Chissà con che cosa stanno tagliando le sostanze questa volta. Vedere questi corpi, queste ferite, questa devastazione sanitaria, mi riporta indietro di un anno. Come se nulla fosse cambiato.
Credo fermamente che, come addetti ai lavori, abbiamo il dovere di restare vigili. Bisogna analizzare subito questa “schifezza” che sta girando. Perché se abbassiamo la guardia, i danni – anche sanitari, per tante persone – rischiano di diventare irreversibili.
Simone Feder psicologo e volontario al “Boschetto”
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