Con il restauro della Torre Velasca, non solo si restituisce splendore a un’icona di Milano, ma si presenta anche l’occasione per la creazione di una nuova piazza.
Milano ritrova uno dei suoi simboli più amati. Con il completamento dell’articolato intervento di riqualificazione della Torre Velasca, è stata restituita alla città un’architettura storica, oggi con una nuova “veste” che ne conferma la centralità e ne rilancia il ruolo urbano. Progettata originariamente alla fine degli anni Cinquanta, la torre ha subito un restauro profondo ma rispettoso, che ne ha riattivato la funzione sociale. Asti Architetti ha condotto l’intervento adottando una filosofia chiara: non musealizzare l’edificio, ma restituirgli vitalità, aggiornandone gli spazi secondo le esigenze contemporanee.
MILANO RITROVA LA TORRE VELASCA (E UNA NUOVA PIAZZA)
Le facciate sono state recuperate con una sapiente attenzione al colore originario, ottenuto attraverso un innovativo intonaco capace di mutare al variare della luce; gli interni sono stati rigenerati con un approccio che ha fuso autenticità storica e comfort moderno. Cuore del progetto è la nuova Piazza Velasca, un’area completamente pedonalizzata che ricollega la torre al suo contesto urbano, trasformandola da corpo isolato a nodo di relazioni. La piazza è pensata come un’estensione dello spazio interno: una soglia tra la città e la vita che si sviluppa nei 29 piani dell’edificio. Pochi elementi di arredo, tanto verde – caratterizzato da essenze mediterranee come ulivi e magnolie – e un’illuminazione studiata per creare zone di sosta e incontro. Anche l’interno è stato profondamente trasformato, ma sempre nel segno della continuità: le pavimentazioni in linoleum, le boiserie in mogano, i lampadari d’epoca e le storiche segnaletiche di piano sono stati conservati e valorizzati, dialogando con nuove tecnologie e materiali sostenibili. La torre si insedieranno ristoranti panoramici, negozi, uffici, residenze e ambienti dedicati al benessere, con una visione polifunzionale che la trasforma in una sorta di “città verticale”.
LA STORIA DELLA TORRE VELASCA DELLO STUDIO BBPR
Per comprendere la portata di questa trasformazione, bisogna partire dalla genesi dell’edificio. La Torre Velasca è stata costruita tra il 1956 e il 1958, in soli 292 giorni, su progetto dello Studio BBPR – acronimo di Banfi, Belgioioso, Peressutti e Rogers. Rappresenta una delle architetture più riconoscibili del secondo dopoguerra su scala nazionale. La sua inconfondibile forma, ispirata alle torri medievali lombarde, rompeva con la rigidità del razionalismo in auge all’epoca per abbracciare un’idea di modernità radicata nel contesto storico milanese. Alta 106 metri, vincolata dalla Soprintendenza dal 2011, la Torre Velasca ha ospitato per decenni una commistione di funzioni che l’ha resa un organismo urbano a sé stante.
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