“Un Medioevo di abbracci” di Virtus Zallot, edito da “Il Mulino”, esplora il ruolo e il significato degli abbracci nell’arte medievale, proponendo una lettura innovativa delle immagini e dei gesti raffigurati. Questa nuova opera arricchisce il percorso tematico già intrapreso dall’autrice, storica dell’arte, che in passato ha approfondito lo studio del “corpo” nel Medioevo attraverso varie prospettive.
Il valore dell’abbraccio
L’abbraccio è un gesto carico di significati profondi, che può unire o separare, portando conforto o dolore. Durante la recente pandemia, la privazione degli abbracci ha accentuato il valore degli abbracci stessi, trasformandoli in un simbolo di desiderio e di mancanza. Questi aspetti sono il cuore dell’indagine della studiosa, che mostra come l’abbraccio non sia solo un atto fisico, ma un’immagine che racchiude significati emozionali e relazionali complessi.
Un tema storico e simbolico
Il tema dell’abbraccio viene studiato, non solo come atto d’amore tra gli amanti, ma anche come simbolo con molteplici interpretazioni, che vanno oltre la sfera umana. Questo lavoro si colloca nell’ambito della Nouvelle Histoire, ricordando le ricerche di Chiara Frugoni sulla mentalità medievale. La Zallot collega in modo originale la poesia e l’arte visiva, unendo queste due discipline attraverso l’immagine dell’abbraccio, che diventa un crocevia tra il visibile e l’emotivo.
L’analisi visiva dell’abbraccio
Andre Chastel, studioso dei gesti nell’arte, affermava che per comprendere un’opera, spesso è necessario partire dai gesti raffigurati. Seguendo questa linea, la Zallot offre una lettura delle immagini medievali, concentrandosi sul gesto dell’abbraccio per comprendere le relazioni umane e divine. L’abbraccio è visto come un contatto corporeo che parte dalla fisicità per trascenderla, evocando sentimenti profondi.
Un viaggio iconografico attraverso il Medioevo
Il libro attraversa secoli di storia, dalla rappresentazione dell’abbraccio nel Medioevo fino alla pittura rinascimentale. Tra le tappe di questo viaggio, spicca l’affresco di Ercole de Roberti nel Salone dei Mesi a Ferrara, dove l’abbraccio tra Marte e Ilia simboleggia la fecondità. Un’altra importante rappresentazione è quella della Primavera di Botticelli, dove il vento Zefiro abbraccia Clori in un atto che suggella il risveglio della natura. Questi esempi evidenziano come l’abbraccio possa assumere diverse connotazioni, passando dal significato consolatorio al moralmente ambiguo.
L’abbraccio nella sfera sacra

Un altro importante filone iconografico è l’abbraccio materno, che trova espressione nell’arte mariana. Dopo il Concilio di Efeso del 431, che sancì la maternità divina della Vergine Maria, l’abbraccio tra Maria e Gesù bambino divenne un tema centrale nell’arte sacra. La rappresentazione della Vergine Theotokos, con il suo abbraccio dolce e affettuoso (Glicofileusa), mostra come un gesto quotidiano possa essere elevato a simbolo divino. In queste immagini, l’abbraccio diventa una forma di trasmissione emotiva tra il sacro e l’umano.
Un approccio interdisciplinare e innovativo
Il libro della Zallot non si limita a presentare una raccolta di immagini, ma propone una metodologia interdisciplinare che unisce iconografia e semiotica. Attraverso l’analisi del gesto, si studiano le diverse interpretazioni che l’abbraccio può assumere a seconda del contesto. In un mondo visivo, l’abbraccio non è mai un gesto neutro, ma può portare con sé significati contrastanti: solleva, sostiene, ma può anche costringere o imprigionare.
L’abbraccio nel Medioevo e oltre
Un Medioevo di abbracci si distingue per la sua capacità di estendere l’analisi degli abbracci oltre i confini temporali del Medioevo. Il libro offre strumenti utili per interpretare gli abbracci in tutta la storia dell’arte, includendo anche rappresentazioni più moderne, come quelle di Boccioni. Il lavoro dell’autrice, quindi, non solo arricchisce la nostra comprensione dell’arte medievale, ma apre nuove prospettive per lo studio dei gesti in tutte le epoche.
Un Medioevo di abbracci di Virtus Zallot, edizioni “Il Mulino”

Laureata in Filosofia
Counselor, Content Creator, Critico d’arte e Consulente artistico
Ha pubblicato su Domus – Editoriale Domus,
Architettura e Arte – Ed. Pontecorboli, Materiali di Estetica – Ed. CUEM