“E’ stato tremendo. Un incubo. Un muro di uomini mi ha bloccato e risucchiato”. Questa è solo l’ultima testimonianza raccolta dagli investigatori che indagano sulle violenze di Capodanno in piazza Duomo a Milano. A parlare questa volta è una avvocatessa cinquantenne lombarda.
Sale a 8 il numero delle vittime che hanno avuto il coraggio di denunciare. Il sospetto è che siano molte di più: “E’ stata una caccia”.
Dopo Laura Barbier, la studentessa di Liegi che per prima ha deciso di parlare, ci sarebbero anche altre tre ragazze belghe, una inglese, una donna sudamericana, una lombarda e una ventenne emiliana.
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