Sala che dice? Il crollo è clamoroso per un sindaco votato al green, che prefigura sempre soluzioni green, che si investe da massimo promotore del green.
Il capoluogo lombardo crolla di 14 posizioni nella classifica Ecosistema urbano di Sole 24 Ore e Legambiente, aggiudicandosi il 56esimo posto nel ranking delle città più green di Italia. Venti i parametri che fotografano le performance ambientale di 106 città capoluogo in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente.
Le incidenze negative
Il risultato più ‘nero’ per Milano riguarda le vittime della strada. Se si considera i dati del report Asaps-Sapidata sul 2024, su 354 pedoni morti in Italia dall’inizio dell’anno, ben 57 sono in Lombardia. Numero al quale va aggiunto quello delle vittime di altre tipologie di incidenti stradali. Con questo triste record, Milano si classifica al 100esimo posto per vittime della strada.
Più negativa che positiva è la pagella degli indicatori green. Milano è 95esima per quantità di biossido d’azoto nell’aria, 77esima per ozono, 77esima per pm10 e 75esima per pm 2,5.
Pessimo risultato per i consumi idrici (102esimo posto), mentre l’uso del suolo è risultato piuttosto efficiente (terzo posto). Se non sono pochi gli alberi in città (17esimo posto) le aree verdi sono esigue rispetto al resto di Italia: su questo parametro Milano raggiunge solo la 75esima posizione.
Anche per quanto riguarda i rifiuti i risultati non sono rosei. La produzione di rifiuti dei milanesi fa collocare Milano al 36esimo posto, mentre non sono buoni i dati sulla raccolta differenziata che giocano alla città il 70esimo posto.
Buono il giudizio sui mezzi pubblici
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