Siamo animali sociali che cercano aggregazione per non sentirsi soli ma soprattutto per sopravvivere.
Il linguaggio è stato fondamentale per la nostra evoluzione.
Inizialmente erano gesti e suoni gutturali, poi grazie alla condizione biologica e allo sviluppo cognitivo appartenente all’essere umano, il linguaggio si è manifestato permettendoci di comunicare non solo a gesti.
Questo è stato fondamentale per la nostra crescita evolutiva.
Sul significato dell’uso della parola si sono scritti tanti libri, alcuni tra l’altro di grande valore.
C’è chi addirittura ne ha fatto una professione insegnando tecnicismi e virtù.
Ci sono diatribe su chi sostiene che esista un linguaggio solo verbale e chi sostiene anche para verbale, fatto di gesti di postura di parole non dette ma trasmesse, comunicate che arrivano ancora prima del linguaggio.
C’è chi come me pensa che anche le parole siano energia e pertanto creino una vibrazione nel campo e che lo influenzino.
A prescindere da tutto e tutti una cosa è indiscussa.
Le parole hanno un peso specifico.
Uniscono o dividono.
Possono ferire o elogiare, spronare o annientare, aumentare la nostra autostima o fortemente danneggiarla.
Possono farci sentire inutili inadeguati rifiutati oppure accolti amati stimati.
Possono, se fraintese, creare solchi profondi spesso irreparabili.
Ma a questo punto una riflessione è d’obbligo
A prescindere da come ci parlano gli altri e come percepiamo quelle parole, noi come ci parliamo?
Si hai capito bene TU come ti parli appena ti svegli?
Essere consapevoli di questo è a mio avviso fondamentale per dare valore alla nostra vita.
Ti parli con cura, attenzione, amorevolezza, empatia o con rabbia con giudizio con disapprovazione?
Se non dai valore alle parole che usi per te stesso come puoi pensare di offrirlo agli altri?
Non possiamo dimenticarci che siamo emozioni che generano nel corpo non solo processi di biochimica, ormoni per intenderci, ma anche azioni ripetute che si consolidano nel nostro inconscio diventando abitudini che poi creano la nostra personalità.
Pertanto non può esserci superficialità da parte nostra su questo tema ma profonda consapevolezza
Prima di parlare all’altro respira, ricordati che tu sei quell’altro .
Cristina Cogoi
coach spirituale
crescita personale
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