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Metrotranvia Milano-Seregno, ConfCommercio: troppi ritardi cantieri fermi, servono ristori

Lombardia

Troppi ritardi per la Metrotranvia Milano – Seregno, cantieri fermi, incertezza dei tempi delle opere e disagi economici per le imprese del territorio: servono subito ristori economici. Lo chiede Confcommercio Alta Brianza che con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza ha tenuto ieri una conferenza stampa a Desio.

“Primo allarme nel gennaio 2023 38 mesi di cantiere, salvo ritardi, previsti per la Metrotranvia Milano-Seregno. Un incubo per le attività commerciali sul tracciato interessato e, da parte di Confcommercio Alta Brianza, la prima richiesta di un incontro urgente per capire l’effettivo impatto che l’opera avrebbe avuto sul territorio. Si apre un confronto costruttivo con la Città Metropolitana di Milano, firmataria del contratto con l’impresa di costruzioni CMC di Ravenna alla quale sono affidati i lavori, e seguiranno gli incontri promossi da Confcommercio con la Città Metropolitana e i tecnici MM per dare l’opportunità agli operatori di conoscere il progetto esecutivo della Metrotranvia. – spiega l’associazione dei commercianti – Oggi (ieri ndr): si è appreso da notizie stampa che per CMC, la società incaricata dei lavori per la metrotranvia, è stata chiesta la liquidazione giudiziaria. I cantieri della Metrotranvia sono aperti da più di un anno e in sostanza fermi, solo lavori sporadici con pochissimi operai all’opera e l’incubo per le imprese è diventata una drammatica realtà. Il tracciato previsto della Metrotranvia Milano Seregno è di oltre 14 chilometri ed interessa otto Comuni (Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno). Per i cantieri Confcommercio Alta Brianza indica in particolare lo stato di grave difficoltà delle imprese a Bresso in via Vittorio Veneto con 105 attività commerciali; a Cusano Milanino, in via Sormani, con 51 attività commerciali; a Nova Milanese con 62 attività commerciali nelle vie Garibaldi e Diaz; a Desio con 57 esercizi commerciali in via Milano e altre 108 attività del centro (vie Garibaldi, corso Italia e ancora via Milano) coinvolte nella rimozione dei vecchi binari del tram dismesso Milano-Desio. Queste sono le imprese che maggiormente subiscono la vicinanza dei cantieri, ma ci sono molte attività di servizi vicine. Complessivamente a Bresso, Cusano Milanino, Nova Milanese, Desio sono quasi 5.300 le imprese nel commercio e nei servizi. Un impatto pesante per tante imprese con il rischio molto concreto di danni e chiusure se si dovesse protrarre a lungo lo stallo dei cantieri della Metrotranvia. Chiediamo che le istituzioni di intervengano con rapidità.

‘Intanto, e lo avevamo già proposto – sottolinea Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – trovando risorse e aprendo subito bandi specifici con ristori per quelle imprese maggiormente coinvolte dalla vicinanza dei cantieri: ci sono gli esempi di Milano con i cantieri della metropolitana’. E serve fare immediata chiarezza sul destino concreto di quest’opera già considerata poco utile, sottolineano il presidente di Confcommercio Alta Brianza Ermanno Gatti e il vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza Carlo Alberto Panigo: ‘Come proseguiranno ora i lavori, per quanto tempo? A queste domande occorre dare risposta subito, altrimenti le ricadute economico-sociali sul territorio saranno pesanti’, conclude Panigo”.

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