Show teatrale dei DUPERDU con 80 Attori di diverse Abilità, Genere, Età e Background

Cultura e spettacolo Milano Solidale

Al MEDICINEMA NIGUARDA giovedì 26 settembre una speciale proiezione di scene selezionate dall’“Epopea dell’Irrealtà di Niguarda”, uno spettacolo di Teatro Sociale e di Comunità che ha conquistato il pubblico al Teatro Elfo Puccini, registrando il tutto esaurito.

L’evento offre un’occasione unica per esplorare come il teatro possa agire come strumento di inclusione sociale, grazie a una narrazione che intreccia miti, storie personali e la genealogia del quartiere Niguarda. Il tutto sarà proiettato nella sala di Medicinema e in streaming nelle 1.500 stanze dell’Ospedale Niguarda, con un cast composto da professionisti e cittadini di tutte le età e abilità.

  • Innovazione sociale: Lo spettacolo è un esempio di Teatro Sociale, con un forte messaggio di inclusione, resilienza e partecipazione collettiva. La presenza di persone con disabilità e gruppi emarginati è un punto focale dell’iniziativa.
  • Collaborazioni artistiche prestigiose: Con la regia di Marta M. Marangoni e la partecipazione di Cristina Crippa, Rajae Bezzaz e Brontis Jodorowsky, lo spettacolo mette in evidenza la sinergia tra comunità e artisti professionisti.
  • Filantropia a chilometro zero: Supportato dalla Fondazione di Comunità Milano e dal Comune di Milano, l’evento riflette una sinergia tra cultura e responsabilità sociale.
  • Impatto terapeutico: La proiezione presso Medicinema si inserisce in un contesto di uso del cinema e del teatro come strumenti terapeutici, rendendo l’arte accessibile anche in ambito ospedaliero.

APPROFONDIMENTO PER I MEDIA – LE VOCI DEI PROTAGONISTI 

Nell’arco di 12 anni, possiamo stimare che i partecipanti attivi ai percorsi teatrali di Minima Theatralia Duperdu siano stati circa 1000, fra iscritti al laboratorio di Marta Marangoni e i gruppi

Erminia Munari

coinvolti nella rete delle associazioni dei quartieri.

Erminia Munari

Senza gambe dalla nascita a causa della talidomide erroneamente somministrata alla madre (molti negli anni ‘50 saranno vittime di tale farmaco che fu poi ritirato dal commercio), è una donna forte e ironica senza peli sulla lingua. Ora è in pensione, ha diretto per molti anni una comunità per disabili psichici. “Quando le persone entravano pensavano che la disabile fossi io! Sono un po’ esibizionista, amo gli applausi e a volte cerco anche di “acchiapparmeli”. Mi diverto. Faccio anche ironia sulla disabilità, io persona disabile. Perché fondamentalmente non mi piace essere identificata come categoria. Tutti siamo a modo nostro disabili, tutti siamo a modo nostro geniali. Ognuno ha la sua fragilità, ognuno ha la sua forza”

Michele Lafortezza
Erminia è sposata con Michele, simpaticissimo attore che ha fatto della sua esperienza di disabile lo spettacolo comico “Handy o non handy”. Michele è spastico e fatica a muoversi e a parlare, ma ha una grandissima espressività che lo ha portato ai massimi livelli negli anni ‘90. “La cosa che mi diverte di più nei laboratori è improvvisare anche rispetto al copione, grazie all’esperienza che ho maturato negli anni in cui portavo avanti un mio spettacolo. Nel Teatro Sociale di Comunità i copioni sono costruiti sull’interprete, il personaggio è tuo!”

Erika Zini
Erika è impiegata  nel backoffice in una multinazionale, ha dovuto rendersi indipendente molto presto, infatti, a causa della violenza domestica subita da un compagno della madre, fin da giovanissima vive da sola. Della sua esperienza di violenza ha scritto un romanzo e ora felicemente convive con Angelo, suo collega che condivide con lei anche la passione per il teatro. “Dei laboratori mi interessa soprattutto il lato umano del mettersi in gioco, l’improvvisazione che ti toglie la terra da sotto i piedi. È una sfida umana, prima che teatrale”

Ruslana Lytvynyuk
Ucraina di nascita, si è trasferita in Italia molti anni fa con la sua famiglia. Alle spalle ha una formazione teatrale presso l’Accademia delle Arti S. Vorobckevych di Chernivtsi, vicino a Kiev. Incontra Minima Theatralia nel 2017 a Niguarda, quartiere in cui vive, ed entra presto a far parte dei soci più attivi e dediti alla riuscita dei progetti sociali annuali. “Amo da sempre il teatro e ho anche frequentato una scuola, ma da straniera ho sempre trovato chiuse le porte a cui ho bussato. Arrivata in Italia ho chiuso il mio sogno nel cassetto, grazie a Marta ho riaperto quel cassetto. Qui per la prima volta ho trovato un ambiente aperto e accogliente.”

Cesare Snelli
Un passato da fotografo, dall’ironia raffinata e acuta, si occupa ancora adesso di documentare con i propri scatti il mondo. A causa della morte della madre in adolescenza e di esperienze deludenti, ha perso contatto con la realtà ed è stato utente psichiatrico per 25 anni. Ora vive in autonomia nelle case popolari di Quarto Oggiaro e insegna lui stesso fotografia nei centri psico-sociali per il programma “Recovery”.

“Insegno ai matti e mi diverto molto. Amo far ridere la gente e raccontare le barzellette. Mi piace raccogliere le foto fatte da tutti durante i laboratori per poi stamparle e regalarle ai partecipanti. È bello portare in questo progetto la propria passione. Il teatro mi piace e mi fa bene.”

Ha coinvolto nel progetto anche Mirko, un infermiere del centro diurno Aldini, che lo ha molto aiutato nel reinserimento nella vita sociale.

Celmira Orozco Hernandez

Ragazza madre colombiana, si interessa di politica e da anni si batte per i diritti nella sua terra d’origine. Come altre mamme del gruppo, sempre obbligate a lavori di cura tra cui l’accudimento dei figli, usufruisce del “Babysitteraggio artistico” che garantisce loro del tempo per poter seguire i laboratori teatrali per adulti. “Sono entrata nel gruppo assieme ai miei figli, che non avrei potuto lasciare perché non ho una rete familiare che mi supporta. Inizialmente con le altre mamme abbiamo creato uno spazio per far giocare i nostri bambini durante le prove, ma poi sono stati coinvolti anche loro nello spettacolo. Ai miei figli piace recitare, si divertono e sono felici di fare una cosa insieme alla loro mamma”

CHI SONO I DUPERDU

I DUPERDU

I Duperdu sono l’attrice-cantante e regista Marta M. Marangoni e il compositore e professore Fabio Wolf.

Marito e moglie, battezzati Duperdu dal loro testimone di nozze, Nanni Svampa dei GUFI, del quale hanno anche fatto l’apertura de “Il mio concerto per Brassens”, si sono esibiti presso: Long Lake Festival di Lugano, Piccolo Teatro di Milano, Teatro Elfo Puccini, Teatro Manzoni di Milano, Teatro Franco Parenti, Festival Pub Italia di Messina, ZonaK, Teatro Ringhiera, Rock Targato Italia, Radio Popolare, Radio 105.

Marangoni e Wolf sono stati ospiti a Rai 3 nel programma di Geppi Cucciari “Che Succede”, su Rai Radio2 in “A ruota libera” di Francesca Fialdini e Valerio Scarponi e il maestro Wolf da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”come pianista accompagnatore dei fratelli Baresi. Si sono esibiti al Teatro Manzoni con Leonardo Manera e Alessandro Milan, la coppia di conduttori di Radio24.

Hanno registrato due concept album con la partecipazione del Maestro Tony Cercola, percussionista di Edoardo Bennato e Pino Daniele, i cui brani sono stati trasmessi da Radio 2, Radio Popolare, da Radio 105 e pubblicati nella compilation di Rock Targato Italia. Nel 2018 hanno vinto il premio di Legambiente per il progetto La Canzone Circolare di Elio e le Storie Tese. Prodotti dal Teatro della Cooperativa gli spettacoli tratti dagli omonimi concept album: “Chiameròlla Milano” con Leonardo Manera in video, “La Canzone è Femmina” con Debora Villa in video e “Melodramma Ecologico” con il cammeo video di Raul Cremona, “Babylon Brassens” con le immagini del famoso ritrattista francese Robert Combas.

Dal 2015 sono autori e interpreti di musiche e canzoni originali per spettacoli del Teatro Franco Parenti, fra cui “Opera Panica”, vincitore del premio NEXT. Hanno composto le musiche originali dell’adattamento teatrale del romanzo “Le otto montagne” di Paolo Cognetti (Premio Strega 2017), in scena fra gli altri al Teatro Elfo Puccini di Milano, al Teatro Foce di Lugano, al Teatro Sociale di Trento.

Cantori ufficiali dello Spirit de Milan, sono l’anima artistica di Minima Theatralia, progetto di teatro-canzone urbano con i cittadin di diversa età abilità provenienza e genere delle periferie milanesi, vincitore del Premio Pancirolli per il Teatro Sociale 2015, 10 buone pratiche italiane di Ateatro 2020 e nel 2022 insignita del premio “Woman for Women agaist violence” per la rappresentazione delle diversità in scena, con menzione speciale per lo spettacolo “Kafka of Suburbia” con oltre 60 interpreti in scena nella grande Sala Shakespeare del Teatro Elfo Puccini.

Grande successo è l’ideazione de La Canzone Fattapposta. Dopo essere stati ospiti di Geppi Cucciari su Rai3, il duo ha già scritto oltre 400 canzoni personalizzate fra cui quelle per Vip come Enzo Iacchetti, Mago Forest, Giovanni Soldini, Katia e Angelo, Mia Ceran e molti altri, per poi dedicarsi alle città lombarde colpite dal Covid – fra cui Codogno e Alzano – con le 25 canzoni dei tour CAMIOS del Teatro Franco Parenti, pubblicate in due album prodotti da Regione Lombardia. La Canzone Fattapposta è stata scelta inoltre per le audioguide creative di Zona K e MEMI Festival, per il virtual tour di Elleboro Editore e del Comune di Milano, con risonanza di pubblico e critica.

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