Prof. Sorrentino: Sushi che bontà, ma attenzione al pesce crudo!

Scienza e Salute

Negli ultimi anni, in Italia, è aumentato notevolmente la passione e il consumo per il cibo giapponese, in modo particolare per il sushi. Un cibo di gran moda tra i giovani, ma che non dispiace agli adulti disposti ad avvicinarsi a questo tipo di cucina. Il sushi giustamente salutista è un piatto dietetico ed equilibrato e rappresenta l’essenza stessa della gastronomia nipponica. I suoi ingredienti sono semplici: riso, pesce, alghe, rafano e salsa di soia per condire. Nel sushi non ci sono grassi aggiunti, ma solo quelli del pesce e sono risaputi i suoi effetti benefici sulla nostra salute. Il pesce è un’ottima fonte proteica, apporta i noti acidi grassi Omega 3, importanti per il nostro organismo e l’apparato cardiovascolare. Buona la presenza di sali minerali come il selenio, il fosforo e soprattutto lo iodio. Poche vitamine, ma presenti: la A , la E alcune del gruppo B. Però non è oro tutto ciò che luccica e da quando sulle nostre tavole è arrivato il pesce crudo, in modo particolare  sushi e  sashimi  è sorto qualche dubbio sul loro consumo.  La preparazione di alimenti crudi avviene spesso senza la corretta osservazione delle norme igienico-sanitarie. Se il pesce non  viene eviscerato subito e conservato bene può intossicare seriamente il nostro organismo.

 ANISAKIS

Sotto accusa soprattutto il temutissimo Anisakis, parassita situato nell’intestino di quasi tutti i pesci, maggiormente in acciughe, pesce sciabola, sgombro, sardine, nasello, totano, san Pietro, tonno, ecc. Le sue larve, se ingerite vive, possono causare nausea, vomito, dolori addominali e problemi gastrointestinali. Rare le forme allergiche, ancora oggetto di studio, ma non improbabili se si è particolarmente sensibili. Non è sufficiente uccidere questi microorganismi con aceto, limone o con cottura a bagno maria (attenzione alle alici marinate), il pesce va cucinato ad una temperatura di almeno 6o° per minimo 5 minuti. Oppure bisogna congelarlo per 4 – 5 giorni nel freezer di casa ad una temperatura di – 18 ° o per 24 ore a – 20°, per 15 ore a -35°.

Un consiglio, se desideriamo mangiare pesce crudo o marinato assicuriamoci di poterlo consumare con serenità accertandoci con il ristoratore o il nostro fornitore di fiducia  che sia avvenuta una bonifica preventiva del pesce mediante congelamento. Evitiamo il consumo di pesce crudo nei ristoranti cinesi travestiti da giapponesi e di quello casalingo, atteniamoci alla giusta preparazione. In Giappone i professionisti del Sushi sono dotati di un apposito patentino per poter svolgere la loro attività. Qui in Italia molti si improvvisano esperti cuochi nipponici senza averne la professionalità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.