Il Politicamente Corretto (Politically Correct), le cui origini e filosofia sono ormai noti, in anni più recenti è stato preso come modello dai maestri della finanza per i propri interessi con l’intento di trasformaci tutti in bruchi accondiscendenti simili alle tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano: un lavaggio programmato del cervello per generare incertezze demolendo le certezze, spaventandoci con epidemie annunciate e interminabili, fino ad imporci un green estremo seguito da azioni vandaliche ad opera di giovani indottrinati e accompagnati da cassandre “porta sfiga” annunciatrici, un giorno sì e l’altro pure, della distruzione del pianeta in mancanza di un ravvedimento, di un cambio repentino di abitudini e comportamenti, con l’obbligo nostro di seguire alla lettera i loro “sacri” dettami … un attacco infinito, una speculazione selvaggia: in parole povere tutti poveri tranne alcuni eletti, rinnegando valori morali e religiosi, e, soprattutto, mettendo all’angolo, quasi alla gogna, la famiglia tradizionale: insomma, una dittatura!
Una dittatura che ci schiavizza, che ci raffigura esternamente come dei bruchi, dei perdenti che si muovono celatamente, strisciando per passare inosservati nella loro agonia quotidiana. Dei bruchi silenti a cui nulla è concesso al di fuori del pensiero unico, forniti di una crosta protettiva esterna che tra mille difficoltà li aiuti a portare avanti il proprio compitino giornaliero, per non farsi schiacciare e soccombere completamente. Una lotta impari per la sopravvivenza: urge liberare immediatamente la farfalla imprigionata in ognuno di noi, la farfalla, del “fare”, del “reagire”, della “ribellione”, del “tornare a sognare,” capace di sopraffare, di uccidere il bruco, il suo carceriere, per dare un senso ed energia rinnovata alla propria vita. Una farfalla che ha bisogno di provare emozioni, di “ninna nanne” per sentirsi rassicurata, quasi coccolata … una farfalla in grado, da sola, di potersi alzare in volo libera nello spazio, uno spazio “dove nessuno le chieda dazio”. Una farfalla capace di vibrare senza stancarsi ed evitare di essere risucchiata dalle acque stagnanti sotto di lei dove annaspa una società ferita e limitata: salvarsi volando con le proprie ali verso un azzurro infinito, dove rinasca “il bruco trasformatosi in farfalla” … come racconto in una mia canzone pubblicata nel 2016 nell’omonimo album: “Il Bruco”
Un’immagine mi ha colpito e rattristato in questi giorni, quella di Papa Francesco davanti alla bara dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non invitato, è arrivato all’improvviso senza farsi annunciare, per rendere l’ultimo saluto ad un vecchio amico. Lo ha onorato sostando un minuto in silenzio, senza un segno della croce, una benedizione o una veloce preghiera.
Era una cerimonia laica, politicamente corretta, che doveva rispettare senza offendere chi è ateo o chi professa una religione diversa, anche se a me, e penso a molti, non crea fastidio nessuna preghiera e a qualunque Dio venga rivolta. Nel mio cuore, perciò, sono convinto che in quel momento il nostro Papa Francesco stava liberando la farfalla che era in lui facendola volare sopra il feretro per porgere all’amico l’ultimo saluto con il segno della croce e una solenne benedizione, mentre con la mano sul petto, in silenzio, recitava la sua preghiera … Sì, sono certo!
Capitan U 1947
(alias Umberto Napolitano)

Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.
Grande Umbi
Sempre molto mirato….e diretto👏👏🔝🔝
Un Italia che polemizza su una pesca non ha molto futuro, altro che condottieri, poeti e inventori …solo farfalle senza ali
Sarò conciso, è vero siamo tutti bruchi ma il sogno di diventare farfalla resterà sempre un’utopia
Ciao Capitan U, come sempre sul pezzo… il politicamente corretto lo hanno adottato coloro che di politica ne capiscono poco… serve solo a manifestare il dissenso su ciò che non riconoscono come loro pensiero o ideologia e nascondersi dietro l’incapacità di accettare la libertà di pensiero ed espressione degli altri… tutto ciò che non rispecchia le volontà, di chi vuole insegnare agli altri cosa mettere nel piatto, non è politicamente corretto e così adesso non puoi più nemmeno pensare perché la tua espressione del viso può risultare non politicamente corretta… chissà se anche il degrado in cui questo Paese sta cadendo per i politicamente corretti è da considerarsi non politicamente corretto… dear Capitan U have a nice day
Ciao Umberto,
Condivido con te tutto ciò che hai scritto!
😘
Molto bella l’immagine di Papa Francesco e della farfalla che si alza dal suo cuore per una preghiera e benedizione. La morte dovrebbe sempre essere politicamente trasversale
Stiamo vivendo in una società malata che spinge alla rassegnazione o per motivi economici o per motivi di salute per uscirne c’è bisogno di condottieri che spronino ed incitino i deboli.. come stai facendo te Umbi….non stai con le mani in mano e anche io faccio quello che posso e nel mio piccolo ne sono orgoglioso ..dobbiamo reagire tutti insieme non è vita quella dove vogliono incanalarci…w. l’Italia..w. la libertà…..ciao Umbi buon fine settimana
Caro Capitan U,
Il suo articolo è come una raffica di vento fresco in un mondo spesso avvolto dalle convenzioni e dalla conformità. La sua metafora della farfalla, simbolo di trasformazione e libertà, cattura perfettamente l’essenza della sua argomentazione. È affascinante come Lei abbia dipinto il Politicamente Corretto come un “lavaggio del cervello” che limita la nostra individualità e ci trasforma in bruchi accondiscendenti.
La sua riflessione sulla cerimonia funebre di Giorgio Napolitano e il gesto di Papa Francesco aggiunge un tocco di profondità e spiritualità al suo articolo. La sua interpretazione personale di quell’evento è affascinante e fa emergere il desiderio di libertà e individualità anche in momenti di formalità.
Ha davvero fatto emergere il concetto di ribellione e il desiderio di “tornare a sognare.” È un appello alla riflessione e all’azione che non passerà inosservato. Grazie per condividere queste potenti parole.
Continui a far volare la farfalla della sua creatività e delle sue idee. È proprio quello che il mondo ha bisogno.
Non ci sto anch’io
Poche farfalle e troppe pecore
purtroppo, ma nn arrendiamoci, è un lavoro lungo.
Caro Umberto hai pienamente ragione, dovremmo tutti liberare la farfalla 🦋 che c’è in noi,a volte ci si rinuncia per codardia o per paura.Mentre i potenti ci opprimono sempre di più ! Mi trovi d’accordo ad ogni tua parola,un abbraccio.
Purtroppo io credo che molti di noi ci sentiamo bruchi.
Stiamo tutti dentro le nostre crisalidi fregandocene di quello che succede di fuori e siamo, come dici tu, come le tre scimmiette.
Non si può stare sempre a vita dentro una crisalide, prima o poi bisogna romperla e volare verso la libertà che ci aspetta al di fuori.
Dovrà essere un volo senza ma fermarsi e capire così cosa va e non va.
Quanto al Papa rispetto la sua scelta e ha fatto in tutta la sua libertà quello che si è sentito.
Quanto al tuo brano, lo conoscevo già ed è molto intenso e significativo, mi piace molto.
Complimenti per tutto amico mio!
Caro Umberto concordo su tutta la linea e non sono balle e ne abbiamo avuto conferme e mi riferisco al COVID
che non era annunciato e i maestri della finanza come li citi tu hanno sottomesso il mondo con un virus provocato in laboratorio facendo il loro sporco traffico e provocando morti…e chi ne ha tratto benefici?
Appunto i maestri fella finanza cioè le multinazionali.Sarebbe un sogno se un domani tutte le farfalle sconfiggessero i bruchi….conosco la tua canzone “il bruco”che vorrebbe diventare una farfalla ma il “sistemarla blocca.
Vero quando citi Papà Francesco ho visto la scena al TG onore e merito verso un amico!!!
Ciao Capitano U…..a presto!!!
Grazie … io non ci sto e neanche voi ci state … non si può continuare a strisciare come bruchi, liberiamo le farfalle in noi!
Strisciare e nascondermi come un bruco non mi appartiene.Voglio anch’io liberare la farfalla in me per vedere e accettare il mondo com’è, nel bene e nel male e non per come lo vogliono imporre gli altri, triste e senza speranza.Grazie Capitan U per avere il coraggio di opporti a questa politica degli interessi e senza scrupoli e ancora grazie per le belle canzoni che ci offri ogni volta.
Ciao Umberto!
Anche a me mi ha sorpreso Papa Francesco, parlando di farfalle vorrei vedere un Mondo libero e in Pace come sono le farfalle pero’ non dimentichiamo anche le FARFALLE IMPAZZITE!
Saluti da New York City!