Cagnolati: Ravers-punkabbestia e altri tossici molesti nel sottopasso di Viale Rimembranze di Lambrate – Via Bassini

Degrado Milano

Il consigliere di Municipio 3 Marco Cagnolati  trasmette a Sindaco, Giunta e autorità di pubblica sicurezza una lettera appena ricevuta da un cittadino di zona, sottolineando quanto la situazione del sottopasso di Viale Rimembranze di Lambrate – Via Bassini continui ad essere insostenibile, nonostante siano stati depositati esposti ed effettuate denunce. Cagnolati insiste quindi perché vengano presi provvedimenti affinché non vengano messi ulteriormente a rischio i residenti.

Questa la lettera di cui omettiamo di riportare la firma.

“15 minuti fa, con il mio cane, sono transitato a piedi nel sottopasso pedonale in oggetto, occupato come di consueto quando è brutto tempo dai ravers tossici che di solito, come sappiamo, bivaccano invece in via Rodano.

Mentre facevo lo slalom fra questi zombie che stavano scaldando serenamente davanti ai passanti (mamme con passeggino, anziani, ragazzini…) crack o eroina nella stagnola come se fosse la cosa più normale del mondo, uno di questi bivaccatori violenti e antisociali (sono tutti italiani, precisiamolo) mi è venuto addosso di spalle, non so se apposta o perché fosse troppo fatto. Il tempo di urlargli ‘attenzione!’ e un loro amichetto, di proposito, ha lasciato che la belva nera del suo cane si avventasse contro il mio indifeso cagnolino per massacrarlo, fermandolo solo a pochi centimetri prima che lo sbranasse, per poi urlarmi contro i soliti insulti degni di un mafioso e di un fascista, buono solo a esercitare la violenza e la sopraffazione del più forte, del branco cioè, contro il più debole, come me che ero solo e minacciato.

Personalmente sono impaurito, disperato, disgustato e incazzato nero sia con questi luridi balordi, sia con chi permette loro di drogarsi, lordare, molestare, fare rissa e impaurire i cittadini da mattina a sera senza rischiare nulla.

Se penso, poi, che in quel sottopasso passa mio figlio di 11 anni ogni mattina, da solo, per andare a scuola, mi sale l’ansia…

Ovviamente ho chiamato subito il 112 e ho parlato con la Polizia di Stato, dove mi hanno detto che… La competenza sarebbe della Polizia Locale (e risate grasse da parte mia, perché lo sanno anche gli asini che la polizia locale di Milano, oltre che essere sotto staff, ha palese mandato da parte del sindaco di occuparsi di traffico, e di tenersi lontano dall’ordine pubblico, tranne eccezioni).

Allora ho richiamato il 112, abbastanza arrabbiato, e mi hanno detto che, se ricevevano altre richieste stasera, intervenivano…

Per caso, poi, ho incontrato un altro condomino che ha transitato nel sottopasso 5 minuti dopo di me con un figlio piccolo, bimbo terrorizzato da questa feccia di tossici, bimbo che pure ha avuto la fortuna di assistere al consumo di droghe pesanti a 40 cm di distanza. Anche questo condomino ha quindi chiamato subito il 112 e ora, pare, la PS potrà intervenire. Chissà…

Questa è la situazione di degrado, pericolo e minaccia che subiamo ogni giorno. Vari condomini, che non cito, ovvio, perché ci tengono al loro anonimato, anche i più miti, tolleranti e insospettabili fra loro, soprattutto chi ha figli, mi hanno confidato chiacchierando che ‘ci vorrebbero i lanciafiamme o le granate per fare piazza pulita di questa gente’.

Personalmente, da democratico convinto ma anche da persona decisa e risolutiva, penso che basterebbero due idranti di acqua gelida per lanciare il primo messaggio e, nel caso proprio non capissero il suggerimento di levarsi dalle scatole per sempre, ci vorrebbe una sana carica di alleggerimento, cioè una democratica scarica di manganellate. Cioè, i metodi usati quotidianamente dalle polizie francesi e inglesi, stati di solida e antica tradizione democratica, senza che in troppi si straccino le vesti…

Lo penso, lo scrivo e lo rivendico.

Questa mia mail scritta così di getto e in un momento di disperazione,  paura e impotenza, è soprattutto, però, per chiedere di nuovo a tutti voi di non girarsi dall’altra parte, come fanno in troppi e dare un riscontro a quanto richiesto.”

F. L.

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