Continuano le iniziative sulle opere e sulla vita di Louis-Ferdinand Céline, lo scrittore francese considerato ancora troppo scomodo da una parte dell’intellighenzia non solamente italiana. Come riportava Il Giornale, è infatti in arrivo (tra due o tre anni) secondo quanto dichiarato dall’editore e critico letterario belga Marc Laudelot, fondatore prima de La Revue célinienne e poi del Bulletin célinien, un adattamento cinematografico di Viaggio al termine della notte.
L’opera, pubblicata nel 1932, può essere definita tranquillamente come il romanzo in grado di rappresentare al meglio il Novecento, illustrando attraverso la narrazione del suo protagonista Ferdinand Bardamu (alter-ego dello stesso Céline), una continua provocazione cinica e originale, gli aspetti fondamentali dello scorso secolo.
L’unicità dello scrittore francese, riassunta dalla frase del critico Bernanos, «Céline è stato creato da Dio per dare scandalo», continuerà, dunque, (e aggiungiamo noi per fortuna) ad essere diffusa, non solo attraverso la continua pubblicazione delle sue opere, ma anche attraverso la produzione di un film, con l’obiettivo di arrivare a un pubblico sempre più ampio e vasto, nonostante i dogmi del politicamente corretto provina da sempre ad ostacolarne la diffusione.
