E arriva Conte per sostenere Majorino e chiarire quale sarà la collaborazione auspicata, così tanto per giustificare la sommatoria dei voti, perché in dieci anni il PD non ha mai pensato alla dismissione degli inceneritori.
“Sui termovalorizzatori si palesa sempre di più la confusione nel centrosinistra e l’incapacità di Conte e del M5S di fornire soluzioni reali e sostenibili”. Lo afferma Raffaele Cattaneo, candidato a Milano e Varese nella lista di Noi Moderati e assessore uscente all’Ambiente della Regione Lombardia, replicando alle dichiarazioni del leader del M5s Giuseppe Conte.
“A Conte – prosegue Cattaneo – che vuole trasformare la Lombardia secondo il modello dove hanno governato, ovvero no a tutti gli impianti e rifiuti per strada come a Roma, o rifiuti all’estero con costi tripli per i cittadini, come in altri territori, noi rispondiamo con il modello lombardo. Dove la raccolta differenziata è già oggi al 73% e abbiamo programmato che arrivi all’83% entro il 2030; il 62% dei rifiuti urbani e il 85% dei rifiuti delle attività produttive vengono avviati a recupero e la gran parte di questi effettivamente riciclati; e dove viene inviato nei termovalorizzatori solo ciò che non può essere riciclato, ma che viene usato come combustibile alternativo per produrre energia e calore”.
“Altro che inquinamento e impianti vecchi – rimarca Cattaneo -. Tutte le emissioni sono monitorate in continuo e sono largamente al di sotto dei limiti e gli impianti più vecchi si stanno autonomamente trasformando in altre tecnologie più efficienti di recupero e di economia circolare, come la biopiattaforma di Sesto San Giovanni e l’impianto Neutalia di Busto Arsizio”.
“Questo è l’ambientalismo del centrodestra – conclude Cattaneo – che senza ideologia risolve i problemi. Quello della sinistra dice no a tutto e si contraddice continuamente. Come farà Majorino a gestire queste contraddizioni?”.
Conte ha detto “Noi siamo per le nuove tecnologie ecocompatibili, più sostenibili, per impianti di minore impatto, e non certo come quello di Roma per 600.000 tonnellate che diventerà quindi un mega inceneritore per tutto il Centro Italia e noi siamo, in particolare per quanto riguarda la regione Lombardia, per dismettere progressivamente entro il 2030 gli impianti di incenerimento più vecchi perché quelli addirittura sono particolarmente importanti e inquinanti. Quindi c’è un programma di dismissioni di quelli più vecchi e ovviamente di non consentire la costruzione di nuovi. Dobbiamo abbracciare le tue nuove tecnologie”.
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