Olimpiadi, Malagò: non possiamo più permetterci di perdere tempo

Milano Sport

“La mia posizione, che è quella del Coni, ne abbiamo parlato tante volte anche recentemente in giunta, è che ci sia una persona, possibilmente con un ministero e possibilmente con un portafoglio, che sia in grado di portare delle risposte e delle soluzioni che il nostro mondo chiede”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, rispondendo, a margine di un incontro organizzato questa mattina nella sede milanese della Deloitte, a chi gli domandava quale agenda sportiva vorrebbe consegnare al nuovo governo. Malagò ha sottolineato la centralità dello sport: “Basta vedere Tg, social e carta stampata, oggi siamo sempre tra le primissime notizie. Siamo molto di appeal sull’opinione pubblica”. Centralità che, secondo Malagò, viene rafforzata dal fatto che Milano ospiterà, assieme a Cortina, le Olimpiadi invernali 2026: “Di conseguenza lo stesso Thomas Bach, presidente del comitato olimpico internazionale, l’ha detto chiaramente: serve un’interlocuzione dalla mattina alla sera con chi avrà questo onore e onere delle deroghe. Mi stupirei moltissimo se non ci fosse questa complicità: sarebbe – ha concluso Malagò – autolesionismo totale”.

Malagò ha poi risposto a una domanda sulla pista per le gare di bob a Cortina. “Per ciò che riguarda la pista da bob la fase progettuale è completata, è un’iniziativa della regione Veneto a prescindere dalla candidatura olimpica, anche in sostituzione di una pista che credo sappiate che c’è lì da poco dopo le Olimpiadi del ’60 e che quindi la zona va bonificata”, ha detto ricordando “che le Olimpiadi si chiamano Milano-Cortina, e si chiama così perché in questi due luoghi ci sono il numero delle competizioni maggiori e più importanti, poi quantomeno non è tanto un fatto qualitativo ma di incidenza di gare. A Cortina sapete che ci sono le gare di Coppa del Mondo, c’è stato un mondiale o c’è l’alpino femminile, c’è il curling e poi c’è la pista da bob che la chiamiamo così ma in realtà è anche dello Skeleton e dello slittino. Se gli avessero levato quello tutto il dossier doveva essere non solo intitolato ma preventivato in un altro modo”. Inoltre, ha proseguito il presidente del Coni, “noi il 24 giugno del 2019 a Losanna abbiamo vinto contro Stoccolma presentando un dossier in cui mettevamo Cortina e il rifacimento della pista al centro della nostra candidatura”.

 

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