Una lezione della Regione al Partito Democratico milanese, che all’aula preferisce il salotto

Lombardia

La mestizia di questo inizio di 2022 sta tutta nel Consiglio comunale convocato online per mancanza di volontà di farlo in presenza. Facce più 0 meno attente che provano a seguire un dibattito tra microfoni che non funzionano e collegamenti che saltano. Insomma uno spettacolo tutt’altro che edificante. Da Palazzo Marino dicono che non vi è altra soluzione e che mettere i plexiglas per dividere uno scranno dall’altro sarebbe perfettamente inutile. Peccato che nel resto del mondo questa soluzione sia la più gettonata e pare funzionare.

Del resto è noto che da due anni a questa parte la sinistra sulla pandemia -e non solo su quella -non ne azzecchi una. A partire dalla sciagurata campagna “Abbraccia un cinese”, grazie alla quale prese il Covid l’allora segretario dem Nicola Zingaretti. Per non scordare il sempreverde “Milano riparte” declinata anche per altre città governate dal centrosinistra -, tragicamente culminato nel primo e pesantissimo lockdown. Per tacere dei banchi a rotelle e della gestione della pandemia a livello romano sulla quale, come sapete, sta indagando la procura di Bergamo.

Ad un certo punto Sala e i suoi colleghi sindaci,  presi da un afflato di onnipotenza, si misero pure a scrivere una controriforma sanitaria, che il Pd regionale non ha avuto nemmeno il coraggio di riproporre in Aula al Pirellone mentre si discuteva della vera riforma. Alla fine Sala e compagnia cantante non sono stati in grado nemmeno di mettere in sicurezza l’Aula di Palazzo Marino, costringendo i consiglieri di maggioranza e opposizione a divano e smartphone acceso. E dire che l’esempio di come si fa a far politica in presenza ce l’avevano a portata di mano. AI Pirellone, infatti, dopo un paio di sedute saltate, si sono attrezzati convocando il Consiglio all’auditorium del Pirellone. Nello stesso tempo l’ufficio di presidenza, composta da tutti i partiti, dava il via all’opera di installazione dei pannelli di plexiglas tra un banco e l’altro e tra una fila e l’altra. Risultato: il Consiglio regionale si è sempre riunito in presenza. A dare lezioni, pero, resta sempre e soltanto il Pd…

Fabio Rubini (Libero)

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