Delpini si rivolge ai politici milanesi: coniugare autorevolezza e gentilezza. Sangalli applaude

Milano

E’ rivolta in particolare agli amministratori pubblici, ai politici e ai responsabili del bene comune la riflessione dell’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, dal titolo “ Con gentilezza – Virtù e stile per il bene comune”, pronunciata ieri durante la celebrazione dei Vespri votivi in onore del patrono Sant’Ambrogio, nella basilica a lui dedicata.

Delpini ha ricordato l’attualità dell’azione di Sant’Ambrogio: “Tra i cristiani di Milano divisi e aggressivi, Ambrogio fu uomo di pace con la sua autorevolezza e serietà, con la sua parola persuasiva e vera. In un tempo di lotte di potere, di imperatori deboli e di usurpatori violenti Ambrogio fu presenza lucida e operatore di riconciliazione”. E anche oggi, ha detto Delpini, autorevolezza, serietà ed equilibrio sono qualità a cui il politico deve ispirarsi: “In questo nostro tempo confuso, di frenetica ripresa e profonda incertezza, che tende a censurare un vuoto interiore, chi ha la responsabilità del bene comune è chiamato a essere autorevole punto di riferimento con discorsi seri e azioni coerenti, con la saggezza di ricondurre le cose alle giuste dimensioni, di sorridere e di far sorridere. In un tempo di suscettibilità intrattabile e di esplosioni di rabbie irrazionali – ha proseguito – chi ha responsabilità deve tenere i nervi saldi, esercitare un saggio discernimento per distinguere i problemi gravi e i pretesti infondati”.

L’arcivescovo ha sottolineato l’importanza di un’informazione corretta: “Chi ha a cuore il bene presente e futuro del nostro convivere – ha osservato – ha il dovere di cercare informazioni affidabili e documentazione onesta, per evitare clamore e distrazioni”.

“Nel tempo ancora difficile di questa lunga pandemia – dichiara Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano – il nostro Arcivescovo Mario Delpini indica, nel Discorso alla Città, le priorità per riprendere il cammino del futuro. Priorità che toccano i temi della famiglia generativa e dei giovani ma anche quelli della produttività e dell’ambiente. Dunque attività imprenditoriali e rispetto per la natura che si possono e si devono conciliare”. “Il metodo indicato dall’arcivescovo Delpini – prosegue Sangalli – è quello del rilancio della alleanza famiglia-sistema formativo e imprese nel contesto pubblico-privato. Una collaborazione che per essere efficace deve saper coniugare profit e no profit cercando di avere come punti di riferimento ‘informazioni affidabili e documentazione onestà. E proprio questi punti di riferimento, indicati dal nostro Arcivescovo, ci sembrano fondamentali per tenere la rotta giusta in un momento tra i più difficili e complessi della nostra storia”.

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