Il problema era già stato sollevato anche nei giorni scorsi: al di là di come la si pensi, la discesa in campo, ogni sabato pomeriggio, dei cortei No Green Pass a Milano comincia a incidere sulle casse dei commercianti cittadini, già duramente colpiti dalla pandemia.
La Confcommercio ha quantificato l’entità del danno, attraverso un sondaggio tra i suoi iscritti: 10,2 milioni di euro solo per corso Buenos Aires, la via più interessata dai cortei, e l’area del centro: una perdita del 27% (su 37,7 milioni di euro di fatturato). È il conto, in una zona circoscritta, pagato negli ultimi tre sabati a Milano da negozi, bar e ristoranti nelle ore interessate dalle manifestazioni No Green pass.
La perdita del 27% coincide con la valutazione espressa dalle imprese nel sondaggio realizzato dalla Confcommercio milanese sul Green pass e le manifestazioni di protesta (risposte da 613 imprese): la diminuzione media del volume d’affari indicata dagli imprenditori (il 32% è direttamente coinvolto dai cortei) è del 27,4%. Più alta per i negozi non alimentari: 30%.