Sulla regolamentazione dei monopattini “alla Camera hanno introdotte novità importanti e utili. Ora si tratta di applicarle bene”. Così l’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli in un post. “Il Monopattino è un veicolo utile per la mobilità delle città, ma bisogna usarlo con la testa. Ecco le novità. Velocità max 20 km/h, divieto assoluto sui marciapiedi, più parcheggi per bici e monopattini, obbligo di foto di dove si lascia il monopattino in sharing, frecce e luci dei freni, campagne comunicative sulle regole, sanzioni più pesanti e possibilità del sequestro del mezzo. Il tutto – sottolinea Granelli – entrerà in vigore con varie tappe a partire da metà novembre.”
“In queste ore nelle quali si è alle battute finali sulla discussione del nuovo decreto infrastrutture, le indiscrezioni che trapelano e direttamente o indirettamente ci interessano lasciano quantomeno perplessi. Penso nello specifico alle modifiche che vogliono permettere di immatricolare come Taxi mezzi come motociclette e velocipedi. Non perché si voglia essere contrari per partito preso ma evidentemente chi ha avanzato questa proposta non ha idea di come funziona il servizio Taxi in questo Paese”. Lo dichiara Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040.
“Se pensano di riempire le città con tuk-tuk indipendentemente dal numero di taxi si sbagliano perché quella norma chiaramente non modificherebbe l’attuale Legge 21 del 1992 che disciplina il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea. – spiega Boccalini – In sintesi, come taxi possono essere immatricolati anche altri mezzi ma solo solo se uno che adesso fa il tassista, che ha già licenza, decide che invece della macchina userà quel mezzo per lavorare. Poi sarebbe opportuno considerare i costi eventuali che implicherebbe ad esempio per un tassista pagare l’assicurazione di una moto. Sulle auto abbiamo dei ricarichi del 25%, immagino su mezzi considerati dalle assicurazioni più a rischio incidenti quanto questa percentuale possa essere ancor più importante. Francamente poi non se ne capisce il senso, l’utilità e l’impatto di questo provvedimento sull’economia reale. Oltretutto nelle grandi città ci sono già mezzi di quel tipo per tour turistici o simili. E la clientela tipo delle grandi città, per l’80% businessmen ed anziani che usano il taxi per recarsi a visite mediche o spostamenti di lavoro difficilmente li vedo ipotizzare l’uso di un velocipede o di una moto, magari in un freddo e piovoso inverno milanese. Come per altri aspetti di questo decreto infrastrutture mi auguro vi saranno correzioni dell’ultimo minuto perché alcuni dei punti che tocca sembrano più scelte demagogiche che provvedimenti realmente utili ed efficaci”, conclude il rappresentante dei tassisti.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
Non perdo tempo a leggere le minchiate del Granelli. Sono tutti colpevoli per i morti causati dai monopattini e per il pericolo che causano ogni giorno nel traffico automobilistico o sui marciapiede.
PS
potete evitare di pubblica foto del soggetto in questione?
grazie