Per la scuola, Moratti propone test salivari per contenere chiusure

Lombardia

 L’assessore al Welfare Letizia Moratti conferma l’utilizzo dei tamponi salivari nelle scuole come uno degli strumenti per “garantire la frequenza scolastica in presenza” che resta “obiettivo primario” della Regione. Sia per indagine a campione ma anche in caso di cluster nelle scuole. Rispondendo a un’interrogazione della consigliera di Lce Elisabetta Strada in Consiglio Regionale, Moratti ha infatti indicato tra le azioni per l’avvio dell’anno scolastico la “sorveglianza dell’andamento dell’infezione nella popolazione che frequenta la scuola primaria e secondaria di primo grado, mediante somministrazione di tampone salivare a un campione di classi, rappresentativo su base provinciale”, secondo le modalità previste dal documento approvato a inizio settembre dalla Conferenza delle Regioni e ha poi parlato dell’utilizzo, per il contact tracing, dei tamponi salivari in caso di cluster scolastici. “Nelle classi non coinvolte dai casi si effettuerà il tampone molecolare salivare ripetuto per almeno 2 settimane”, ha detto, “al fine di evitare chiusure di interi plessi scolastici, proseguendo nella didattica in presenza”. #est

 

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