Monza, riaperta la Villa Reale con i cameristi della Scala di Milano

Cultura e spettacolo

Come gustare qualcosa di bellissimo che si era dimenticato. È questa la sensazione provata dal pubblico che sabato 29 maggio ha riempito l’avancorte davanti alla reggia per il concerto dei cameristi della Scala di Milano, che ha aperto ufficialmente la cinque giorni di rinascita di Villa reale.Una fila ordinata davanti ai cancelli della reggia ha iniziato già dalle 19.30 a scivolare verso il teatro all’aperto ricavato sotto la scalinata di ingresso. Quattrocentocinquanta sono stati i posti messi a disposizione dal Consorzio Reggia di Monza e dal Comune. Molti di più quelli che non sono riusciti a prenotare in tempo, e per i quali – spiega il sindaco Dario Allevi – «stiamo pensando di prolungare le visite gratuite per un week end supplementare». Un evento nell’evento. Non solo la riapertura in grande stile della Villa dopo 460 giorni di chiusura, ma anche il ritorno dei grandi eventi musicali, finalmente in presenza. L’apertura della serata è stata affidata al vicepresidente della Camera dei deputati, Andrea Mandelli, che ha voluto ricordare chi non c’è più, chi ancora sta lottando contro il Covid – 19, le famiglie che sono state spezzate dal virus e il lavoro incessante dei sanitari. Un ricordo condiviso anche dal primo cittadino, emozionato per una serata che segna il rilancio di Villa reale. «Da questa sera parte una nuova epoca per il gioiello più prezioso della nostra città». 

Un nuovo futuro che potrebbe passare anche attraverso la «realizzazione di un centro di alta formazione artistica e musicale proprio qui, in Villa reale», ha accennato l’assessore regionale all’Istruzione, Università e Ricerca, Fabrizio Sala, che ha anche confermato la candidatura della reggia a Casa Italia per le Olimpiadi Milano – Cortina 2026 . «Abbiamo voglia di rinascere – ha aggiunto Sala – e sono certo cha la Brianza e Monza possano essere protagoniste di questo rilancio nazionale e non solo». L’ingresso dei musicisti è stato preceduto da un commosso omaggio a Carla Fracci, scomparsa lo scorso 27 maggio, che nel 1969 fu madrina a Monza del Concorso internazionale delle rose. Il tramonto ha illuminato l’inizio del concerto “Le otto stagioni”, un omaggio imprevedibile e originale ad Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla. Regina della serata è stata Agnese Ferrarro, violino solista che ha incantato il pubblico. Un colpo di vento in una serata graziata dal maltempo (annunciato) ha strappato anche un sorriso proprio alla Ferraro. «Questo è il bello dei concerti all’aperto – ha detto mentre raccoglieva gli spartiti soffiati via dalla brezza – capita anche questo, ma va bene così, ci mancavano gli imprevisti degli spettacoli dal vivo».

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