Ieri per Book City ATM ha presentato il volumetto “Attraversare Tutta Milano, Guida sostenibile della città a bordo dei mezzi pubblici”. Perché sostenibile non è chiaro. Comunque una cosa è vera, in tram, in bus scopri angoli, palazzi, luoghi, mai visti. Ed è un piacere, quando non c’è ressa, quando c’è poco traffico. Possibile? Raro.
Così il libretto ci porta in Darsena con il 9, o ai Bagni Misteriosi recuperati dalla Fondazione Pier Lombardo nell’ex Centro Balneare Caimi di Via Carlo Botta, con il 19 o la 90/91 nel villaggio arcobaleno di via Lincoln, fra via Sottocorno e via Archimede tutto fiori, giardini, villette multicolor così come erano nel 1889. Una delizia, vero. Poi la guida passa alle linee della Metropolitana, che con la Rossa fa raggiungere velocemente le dimore storiche, dalla Villa Campari di Sesto, alla Villa Invernizzi in via Palestro, con la lilla la Bicocca e il tanto chiacchierato stadio, con la verde Brera, e via così. Affascinante. Tutto bello! Tutto funzionante! Tanto che il Direttore Generale Arrigo Giana ha affermato che da una recente indagine di customer satisfaction risulta che il 97% dei passeggeri è soddisfatto di ATM! Tanto, molto, abbastanza, a sufficienza? Questo non è stato detto. Forse che Milano era in benchmarking con Roma?
Ah sì rispetto a Roma senz’altro Milano sta meglio. O chi ha risposto non usa i mezzi, o si vede che le lamentele arrivano solo a me, a partire dai ritardi. Il 2 Novembre alla fermata Primaticcio il display segnava 25 Minuti per la 64! Se funzionano i display: il 5 Novembre schermi neri nei vagoni della Metro e nessuna indicazione alla fermata della 50 in Lipari il 13 Novembre.
In autobus da un po’ di tempo ci sono sempre più frenate, scossoni, e non si capisce perché vanno più forte? O non funzionano i freni?
Segnalata sterzata improvvisa della 50 il 22 Ottobre, con passeggero che va a finire contro uno spigolo e si fa male. E che dire di quando si fermano, anche se piove, mai vicino al marciapiedi. ATM si occupa della gestione delle linee, quindi di questo è responsabile, forse qualcuno si è dimenticato delle vibrazioni sulla rossa e la verde, tremori di tazze e bicchieri nei bar, gente che non dormiva più, danni biologici, vertenze.
Tornando al libretto romantico bella la passeggiata con il vecchio, anzi storico 10, se approdi in Procaccini sulla banchina rialzata da poco. Ma se poi tornando si vuole scendere in Piazza Baracca come si fa? E’ un salto che solo un ragazzo si può concedere.
Allora per precauzione uno sceglie la metropolitana, ma se è della seconda gioventù è un’impresa: scale mobili sulla rossa e la verde poche, bagni, pochissimi, mal tenuti anche se a pagamento. Se sei disabile i problemi sono tripli, quadrupli.
Poi ci sono le incongruenze, quando il biglietto è aumentato a 2 euro, a furia di chiedere, abbiamo gridato evviva quando ci hanno detto che l’abbonamento per gli anziani da 16 euro mensile non aveva più il limite della validità dopo le 9,30. Vittoria di Pirro, abbiamo poi scoperto che questo vale sui mezzi di superficie, non in metro. Se devono fare le analisi, e certo prima delle 9,30, altrimenti a digiuno svengono, si viaggia solo su bus e tram, se non c’è il mezzo, paghi! Tempo fa ho chiesto se è un problema di obliteratrice proprio al Dottor Giana, no. E allora? E ancora attenti agli abbonamenti, se volete andare a Rho Fiera meglio chiedere se bisogna pagare l’integrazione. E se vivi sui cantieri M4 che succede? Bisogna camminare, fa bene alla salute!