Manovra, Cristina Rossello (Fi): taglio pensioni è nuova forma di cannibalismo sociale

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“L’incontro di oggi (ieri ndr) al Forum Nazionale Pensionati per l’Italia presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila 3 merita la massima attenzione e il più grande rispetto. Indigna la rottura del ‘patto d’onore’ da parte di uno Stato divenuto infido e inaffidabile. Tagliare le pensioni degli anziani che, a vario titolo, si sono conquistati una propria posizione onestamente, ritenendo che non abbiano diritto a ricevere più di una certa somma e d’un tratto spogliandoli e depredandoli di un diritto acquisito, fingendo che ciò che sarà tolto a loro andrà ai meno fortunati, è una nuova forma di cannibalismo sociale istigata da chi non conosce il valore del sacrifico di una vita di lavoro e di sacrificio per l’agognato traguardo di una serena vecchiaia”.

Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Cristina Rossello. “Con questa proposta – aggiunge – il ‘patto d’onore è stato rotto’ invocando la falsa scusa che si toglie a un pensionato per dare a un altro. In questo caso si invoca il provvedimento per consentire alle promesse elettorali del reddito di cittadinanza e delle pensioni quota 100 di restare nella manovra presentata all’Europa. Non si deve cadere nella trappola di falsi e improvvisati Robin Hood. Ci sono altre possibilità: piani di dismissioni adeguati, spending review, fondi immobiliari comunali aperti. Gli anziani non si toccano mai. Un tempo era grande il rispetto per una testa ricoperta di capelli bianchi e il centrodestra non può tradire questo tabù. Quelle forze del centrodestra che compongono il Governo non possono tradire la fiducia di chi ha servito e consumato la propria esistenza meritando il diritto alla propria pensione e non possono consentire il cannibalismo verso i pensionati, siano essi più o meno benestanti”. “Il Governo lavori per creare nuove prospettive a lungo termine e non per togliere le ormai brevi prospettive di chi volge alla fine della sua esistenza e ha diritto alla sua quiete giuridica tutelata dalla Costituzione. Qualunque provvedimento sottrattivo, anche se limitato temporalmente e anche se paludato alle finalità di solidarietà sociale, si traduce in realtà nella spoliazione di un diritto acquisito e la variabile ‘tempo’ per un anziano non può considerarsi uguale alla vita media di un uomo. Un anno di un anziano non è un anno di un uomo con età media. Ricordiamolo. Qualunque provvedimento cerchi di aggirare questo concetto è incostituzionale e non si invochino pronunce giurisprudenziali che non hanno ancora considerato temi che non sono stati sollevati e che non esiteremo ad eccepire di fronte a tale ingiustizia sociale. I pensionati non si toccano!”, conclude Rossello.

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