Si può dire che nella quantità incontrollata di immigrati che la sinistra ci ha regalato, la percentuale di chi delinque diventa ogni giorno più numerosa? Si può dire che non esiste da parte degli ospiti nessuna volontà di integrazione, ma neppure di conoscenza delle regole del Paese ospitante? Si può dire che l’accoglienza esercitata dalla sinistra ha solo esasperato chi arriva e creato forti disagi anche mentali? Si può dire che la delinquenza diffusa dei migranti è proporzionale spesso alla mancanza di prospettiva che un’Italia in crisi può offrire? Si può dire senza essere etichettato come razzista? Fuori dalle ideologie, questa è la realtà. Ma di fronte a reati reiterati e particolarmente odiosi come lo stupro, si può augurare a questa Italia leggi più severe e controlli a tolleranza zero?
L’ennesimo fatto di cronaca è di due giorni fa. Una ragazza 17enne di Rho (Milano), nella notte tra domenica e lunedì è stata aggredita e violentata da un marocchino di 19 anni, conosciuto per caso la sera precedente. La violenza è avvenuta nel parco pubblico di Rho, alle porte di Milano.
La giovane ha raccontato che l’uomo, ubriaco, l’avrebbe spinta a terra, l’avrebbe stuprata e poi le avrebbe preso il cellulare, dopo averla picchiata con calci e pugni per vincere la sua resistenza.
La 17enne, ancora sotto shock, la mattina successiva si è rivolta ai carabinieri della Compagnia di Rho denunciando quanto accaduto. Poi è stata accompagnata alla Clinica Mangiagalli di Milano per i necessari accertamenti medici.
Gli accertamenti confermano il suo racconto. Il marocchino è stato individuato e arrestato, ma non potrà essere espulso perché ha il permesso di soggiorno.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano