Milano 15 Marzo – Quasi due mesi di campagna elettorale passati a fare propaganda nei mercati sono serviti a constatare quanto sia radicato il fenomeno del commercio abusivo e quanto poco, se non nulla, sia fatto per contrastarlo. – Commenta Otello Ruggeri, Coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2 – Nessuna macchina della Polizia Locale a presidiare le bancarelle, nemmeno per motivi di sicurezza come era stato promesso dall’ex Assessore Rozza, solo di rado si vede qualche pattuglia di passaggio e anche quando si chiama, perché le postazioni per cui si è pagata sono occupate da abusivi nessuno interviene e si è costretti a fare da se, o con l’aiuto de la DIGOS fortunatamente sempre presente per evitare accadano incidenti Un bailamme in cui capitano episodi paradossali, come quello dell’ispettore comunale che ti chiede il permesso per il banchetto fingendo di non vedere i due abusivi che hai ai lati.
Nessuno dei mercati del Municipio 2 è immune da questo fenomeno che danneggia prima di tutto i commercianti in regola. Quello di via Cambini è praticamente invaso da venditori abusivi di ogni genere di mercanzia, seguito a ruota da quello di via Marco Aurelio, dove gli irregolari probabilmente sembrano meno solo perché è molto più grande. In via Vittorelli e Viale Monza 335 la situazione è meno grave, ma comunque vistosa e fastidiosa, mentre in via Aristotele l’abusivismo è presente in forma minore probabilmente perché il mercato si tiene di Sabato. Si salvano solo i mercati di via Zuretti e via Stresa, probabilmente troppo centrali perché gli abusivi vi trovino acquirenti, in questi due sono pochi e rimangono ai margini delle bancarelle o nelle vie laterali.
Vedremo se il nuovo Assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, partirà con il piede giusto iniziando a contrastare questo fenomeno che cade totalmente nelle competenze del Comune di Milano. Farlo non dovrebbe essere difficile, basterà far presidiare i mercati da due delle tante pattuglie della Locale disponibili dando il compito agli agenti di allontanare gli abusivi. Non farlo manifesterà solo la volontà di lasciare che le cose rimangano così come sono.
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