Italiani brava gente, ma la cultura abita altrove: l’Urlo di Munch? Un film di Dario Argento

Cultura e spettacolo

Milano 13 Aprile – La testata Libreriamo compie 5 anni e realizza uno studio dal quale emergono quali siano gli strafalcioni più clamorosi degli italiani in ambito culturale.

Di seguito i risultati del sondaggio pubblicati da Libreriamo:

“L’urlo di Munch”? Un film di Dario Argento.  Dove si trova il “Cenacolo” di Da Vinci? A Roma, vicino al Colosseo. Un italiano su 2 (52%) si scopre “ignorante” in materia culturale e commette gaffe e strafalcioni da incubo. Ma per quale motivo gli italiani non conoscono la storia dell’arte o la letteratura? Secondo gli esperti la causa principale è la scarsa propensione alla lettura (68%) che mette con le spalle al muro i connazionali, incapaci di immagazzinare informazioni approfondite nel lungo periodo. Ma a fronte di questi dati, quali sono gli strafalcioni più clamorosi che commettono gli italiani nel campo culturale? Essere convinti (36%) che il “Cristo Velato” di Napoli sia un quadro  (si tratta invece della scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino), che il “Cenacolo” di Leonardo sia stato dipinto invece da Michelangelo (32%) e che il celebre dipinto di Edvard Munch “L’Urlo” sia invece un film di Dario Argento (16%) sono solo alcune delle gaffe più clamorose emerge da un’indagine condotta da Libreriamo in occasione del suo quinto anniversario, su circa 2500 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, realizzata con la metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sulle principali testate di settore, social network, blog, forum e community dedicate al mondo della cultura e un  panel di 60 esperti tra sociologi e psicologi  per capire quanto siano preparati sul tema della cultura gli italiani.

Clamorosi gli strafalcioni legati al mondo della letteratura che sono emersi dall’indagine. Secondo il 34% degli italiani i  “Promessi Sposi” sono stati scritti da Alessandro Manzoni e fino qui tutto scorre. Ma il problema si pone quando il 38% dei connazionali crede che sia stato Giovanni Boccaccio a dare vita a Don Abbondio e Don Rodrigo. Ma chi avrà mai scritto “Amleto” invece, una delle tragedie shakespeariane più conosciute in tutto il mondo? Gli italiani credono sia stato Dante (21%) o Giacomo Leopardi (17%), lasciando in coda un certo Shakespeare (15%) al quale non viene riconosciuto nemmeno “Macbeth”, scritto da Manzoni (18%). E se la Fattoria degli Animali di Orwell è stata un’idea di Giacomo Leopardi (13%), per “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello bisogna ringraziare Montale (15%). Ma cercando di affrontare un tema più attuale, chi ha inventato il Commissario Montalbano? Per il 75% degli italiani si tratta di una serie televisiva e non di un libro, ideata da un regista (31%) o da un produttore di serie televisive (27%). Solo il 25%  attribuisce ad Andrea Camilleri la fortunata serie di libri gialli.

Nella poesia le cose non vanno certo meglio. Chi non conosce l’autore della famosissima poesia “A Silvia”? Circa il 72% degli italiani. Infatti solo il 28% attribuisce a Giacomo Leopardi questa straordinaria opera. Per quanto riguarda “Soldati” di Giuseppe Ungaretti? Le opinioni si sprecano, nonostante questa poesia sia una delle più famose nel panorama poetico italiano. Leopardi (21%), Giovanni Pascoli (17%), persino Umberto Eco (15%) potrebbero aver scritto quest’opera. Giacomo Leopardi invece ha scritto “Il passero solitario”, ma gli italiani ne sono sicuri? Il 28% conferma la versione che conferisce al poeta di Recanati l’opera, anche se alcuni pensano sia stata scritta da Francesco Petrarca (21%) o Gabriele D’Annunzio (12%).

Ma prendendo in considerazione alcune delle opere più famose della storia dell’arte e molti degli scrittori più celebri di tutti i tempi, ecco alcune percentuali rilevate dall’indagine. Secondo un Italiano su 3 (32%) la “Gioconda” è stata realizzata da Michelangelo, mentre solo il 29% conferma correttamente che l’autore sia Leonardo Da Vinci. Un buon 13% invece la attribuisce a Raffaello Sanzio, mentre il 5% crede che l’autore sia Donatello. Ma se l’autore resta tabù, dove si trova questo capolavoro? Secondo il 28% si trova a Londra, il 26% ammette di averla vista all’interno del Louvre di Parigi, mentre il 17% crede si trovi a Firenze. Ma l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci? Si trova in Italia, su questo non c’è dubbio, ma dove e soprattutto chi l’ha realizzata? Secondo il 27% degli italiani tra Colosseo, Fori Romani e Piazza Navona è possibile trovare anche il “Cenacolo”, anche se molti pensano che sia a Firenze (22%). Secondo il 27% dei connazionali Michelangelo è l’autore dell’opera, per la disperazione di Leonardo Da Vinci (26%). E c’è chi persino afferma che sia stato Gesù (1%) a realizzare l’opera. E “L’urlo di Munch”? Incredibile ma vero, anche con l’aiutino gli italiani ci ricascano ed attribuiscono a Van Gogh (25%) l’opera d’arte, mentre c’è chi pensa che sia un film di Dario Argento (16%). Ma allora chi ha dipinto i “Girasoli” e la “Notte Stellata”? Nel primo caso si tratta di Caravaggio (13%), mentre nel secondo di Tiziano (9%).

Passando alla scultura le cose non cambiano. Ad esempio, cos’è il “Cristo Velato” per gli italiani? Per il 36% si tratta di un quadro, per il 28% di un film, mentre il 15% crede addirittura che sia un crocifisso. Si trova tra Milano (16%) e Roma (15%), ma fortunatamente qualcuno conferma che sia Napoli (13%) la città natale. Invece la straordinaria opera di Antonio Canova, “Amore e Psiche”, cos’è? Per il 25% si tratta di un libro di psicologia, mentre solo il 18% conferma che è una scultura. Un’opera unica come la “Venere di Milo” che però si trova a Firenze (28%), Roma (21%), forse a Milo (4%) e non a Parigi.

Per finire, sul retro di tutte le monete correnti (Euro) sono state stampate opere d’arte e simboli della cultura del Bel paese. Ma gli italiani le sanno riconoscere? Anche qui i connazionali si sprecano in gaffe e strafalcioni irriverenti. Ad esempio, cosa contiene la moneta da 1 centesimo? La Banca d’Italia dice che si tratta di Castel del Monte, mentre per gli italiani si tratta di un qualunque Castello Medioevale (65%), senza avere la minima idea di quale effettivamente possa essere. La moneta da 2 centesimi raffigura un razzo (18%) e non la Mole Antonelliana, mentre quella da 20 centesimi raffigura  un guerriero (34%) o un gladiatore (27%) e non la scultura “Forme uniche nella continuità dello spazio” di Umberto Boccioni. Restando nel periodo medioevale, la moneta da 50 centesimi raffigura un cavaliere (37%) e non l’imperatore Marco Aurelio, mentre in quella da 2 euro viene raffigurato Giulio Cesare (21%) e non Dante.

 

ECCO LE 5 GAFFE PIU’ CLAMOROSE DEGLI ITALIANI

 1) “Promessi Sposi”, celebre romanzo di Alessandro Manzoni, sarebbe stato scritto da Giovanni Boccaccio (38%)

 2) “Amore e Psiche”, una delle sculture più famose di Antonio Canova, sarebbe un libro di psicologia (25%)

 3) La poesia “Soldati”, capolavoro di Giuseppe Ungaretti, sarebbe stata scritta da Giacomo Leopardi (21%)

 4)  L’”Urlo di Munch”, celebre dipinto di Edvard Munch, sarebbe il titolo di un film di Dario Argento (16%)

 5) Il “Cristo Velato”scultura marmorea di Giuseppe Sanmartino, sarebbe un crocifisso(15%)

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