Settebello batte Montenegro 12-10: è medaglia di bronzo

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Milano 20 Agosto – Il Settebello si conferma sul podio alle Olimpiadi. Gli azzurri scendono un gradino rispetto ai Giochi di Londra, ma il bronzo di Rio conquistato dopo una dura battaglia contro il Montenegro e con qualche patema di troppo nel finale, è comunque un risultato di prestigio per la Nazionale di Sandro Campagna.

Il match che regala un’altra medaglia alla pallanuoto italiana, dopo l’argento conquistato dal Setterosa, finisce 12-10. Sugli scudi i fratelli Presciutti, autori di 6 gol in due (4 per Christian), e Valentino Gallo con una tripletta. Il remake della sfida vinta di misura dall’Italia nella fase a gironi si regge sul filo dell’equilibrio, anche se è sempre il Montenegro a rincorrere.

Gli azzurri partono bene e trovano il doppio vantaggio firmato da Gallo e Presciutti. Il capitano Tempesti blinda la porta sul tentativo ravvicinato di Klikovac, ma in superiorità numerica il Montenegro accorcia le distanze con Janovic, di gran lunga il migliore dei suoi. L’Italia potrebbe allungare di nuovo, ma prima la palombella di Aicardi si stampa sulla traversa e poi Di Fulvio spreca un’occasione propizia in contropiede.

Janovic trova il 2-2 in avvio di secondo quarto con un gol-fotocopia del primo, poi è Gallo a sfruttare la superiorità per riportare in vantaggio gli azzurri. Il Montenegro però ribatte colpo su colpo: Figlioli risponde a Ivocic, Presciutti a Brguljan per il 5-4.

Il terzo quarto inizia con lo stesso copione, poi gli azzurri vanno a +2 grazie alle reti dei fratelli Christian e Nicolas Presciutti, che disegna una splendida palombella. Difficile scappare al Montenegro, più bravo a sfruttare le superiorità, ma alla fine del terzo quarto l’Italia è comunque avanti 9-7.

Il triplo vantaggio firmato ancora da Christian Presciutti a 6 minuti dal termine è solo l’illusione di un finale tranquillo. Ivocic e Radovic riportano a -1 il Montenegro a 2 minuti dalla sirena. L’Italia trema, poi l’uomo in maschera Aicardi estrae dal cilindro una rete dalla grande distanza. E per l’Italia è il momento della festa.

“La partita è stata bellissima, sempre condotta avanti, controllata nel gioco, al cardiopalmo. Abbiamo tenuto la calma, smontato il primo e il secondo portiere, tutti i ragazzi sono stati strepitosi, hanno disputato un torneo fantastico”. Sono le parole del ct del Settebello, Sandro Campagna, al termine della partita vinta dagli azzurri.

“Tutti sono stati eroici, anche gli infortunati -prosegue il tecnico ai microfoni di Rai Sport-. Un grazie di cuore a tutti loro, che mi hanno sopportato, ma hanno fatto una crescita esponenziale e di squadra”.

“E’ la medaglia più difficile – ha continuato il tecnico, che trattiene a stento le lacrime – perché viene dopo un percorso di rinnovamento non facile. Una stagione lunghissima, una qualificazione stressante e qui otto partite una più dura dell’altra.Una squadra senza palle questa medaglia non la portava a casa. Sono commosso, mi portavo dentro un peso enorme che ora sta uscendo fuori”.

“I ragazzi li posso solo ringraziare. Mi credono, mi amano e mi sopportano quando sono fastidioso. Quanto sono lontane Croazia e Serbia? La Croazia zero, la Serbia ancora un dieci per cento per i suoi top player”, risponde il ct parlando delle due finaliste olimpiche. Il presidente Fin, Paolo Barelli, lo abbraccia. “Questo signore – dice – ha fatto un miracolo”.

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