Addio a Giorgio Peverelli, imprenditore innato e visionario del verde

Fabrizio c'è Milano

Milano 2 Settembre – Domenica è mancato l’imprenditore comasco Giorgio Peverelli, titolare di una delle più importanti aziende nel settore del Verde e del floro vivaismo. Peverelli, che ha ricoperto anche incarichi importanti in Federlegno, aveva 79 anni ma una vitalità e un dinamismo eccezionale, non scalfito dalla malattia che ha affrontato con esemplare combattività e spirito.

E’stato quel tipo di imprenditore che ha permesso all’Italia del dopoguerra di risorgere dalle ceneri e diventare un paese ricco. Il suo entusiasmo, la sua fiducia nella qualità e nell’innovazione, la passione per il bello, il suo profondo rispetto per l’architettura e il paesaggio ne hanno fatto l’archetipo del vero imprenditore lombardo: più forte di una burocrazia ottusa, più forte di amministrazioni che rifiutano la bellezza e la qualità, più forte di tutti i limiti finanziari e organizzativi del nostro sistema paese.

Giorgio Peverelli ha realizzato verde pubblico e privato, ma sempre di pregevole disegno e funzionalità. Lo possiamo ammirare in tante ville, campi da golf, come alla Fiera, all’Expo e in numerosi Comuni d’Italia. La sua convinzione che il made in Italy si potesse affermare sempre ne faceva un grande protagonista di lavori all’estero. E’stato un visionario nel suo battersi per un miglior arredo urbano e per tante innovazioni architettoniche nel giardino italiano, così come nel suo rapporto con le università.

Lo ricordo con tanto affetto e stima perché è stato un imprenditore che aveva visione sociale, ha fortemente voluto la scuola per giardinieri e architetti del verde di Minoprio, collaborava sempre con le amministrazioni pubbliche affinché il verde diventasse un bene comune e bellezza fruibile. E poi ottimismo, forza di volontà, e una sorriso contagioso hanno portato la sua azienda a primeggiare in Italia. Fino ai suoi ultimi giorni mi parlava con entusiasmo di progetti futuri. Peccato che di persone e imprenditori con questo spirito in Italia ne nascano e se ne formino sempre meno.

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