NUOVO SBERLEFFO DEGLI ANARCHICI AI RESIDENTI DI VIA DE AMICIS

Milano

Milano 24 Maggio – Nella giornata di ieri, Andrea Amato, presidente dell’associazione ReTake Milano, passando per via De Amicis trova nuovi scarabocchi sul muro dell’Anfiteatro Romano, zona ripulita da poco, e una scritta “i graffiti sono meravigliosi!! Prima di cancellarli riflettete un po’ Via Cesariano!!”. Il nuovo sberleffo degli anarchici ai residenti di Via De Amicis, colpendo nuovamente sia un bene pubblico come l’Anfiteatro, sia Viale Abruzzi, zona che da anni manteneva il suo decoro grazie all’impegno dei residenti.

pao oraA ispirare il fatto, oltre all’ignoranza dei graffitari, non è da escludere sia stato  il gesto di Maran di porgere le scuse a un writter che illegalmente aveva fatto un murales nei giardinetti di Via Cesariano, ai tempi sicuramente bello ma nel corso degli anni diventato uno scempio di scarabocchi e immagini oscene tanto che il cdz1, sollecitato dagli stessi residenti e dalle associazioni di quartiere, era intervenuto programmando un clening.

Il gesto di Maran, decisamente fuori da ogni logica razionale e legale, molto probabilmente ha scatenato questi personaggi in cerca dell’occasione ghiotta per far guerriglia: se una carica istituzionale per prima se ne infischia di quello che i cittadini vogliono e hanno chiesto attraverso organi istituzionali, facendo deliberare un cleaning, quanto ancor più si possono sentire “autorizzati” e protetti gli imbecilli dalla bomboletta facile? (vedi articolo). Una cittadina mi gira una conversazione avvenuta fra lei e Maran dove, facendogli notare la gravità di quelle scuse che semmai andavano fatte all’associazione anti-graffiti, si è vista rispondere dall’amico istituzionale “lei è matta”.

graffiti 3Anche se i media hanno, forse volutamente, ampliato il gesto parlando di minacce o ritorsioni, in realtà non ci sono state né minacce né ritorsioni e questo è stato confermato sia da Andrea Amato, presidente di ReTake, che dalla segretaria Fabiola. I writter hanno solo e ancora una volta voluto segnare il territorio, come farebbe un cane randagio con la sua pipì, per dire ai residenti “qui comandiamo noi, voi non contate nulla”. Si, perché il torto lo hanno subito i cittadini, ancora una volta vittime di gesti sconsiderati fatti da chi impone il proprio volere come in un regime totalitario; gli stessi che chiamano fascista chi non la pensa come loro mentre agiscono impunemente come truppe naziste deturpando e devastando, spesso anche con la violenza, quello che più gli garba. Tanto c’è Maran che chiederà scusa per chi oserà ribellarsi a tali scempi.

Adesso è lotta a chi riesce ad apparire meglio e l’assessore Carmela Rozza annuncia immediatamente “Multe fino a 450 euro per i writer che imbrattano senza permesso muri privati o pubblici, oltre alla pena che stabilirà il tribunale” promettendo comunque che “per dare l’opportunità a giovani (e non solo) di esprimere la propria creatività, per l’inizio di giugno verrà anche votata la delibera che prevede di lasciare alla mercè degli artisti e di chiunque voglia esercitarsi col colore oltre 100 muri liberi in 67 aree”. Le leggi sugli atti vandalici, tra cui i graffiti e i murales senza permesso, sono presenti da anni, e a parte l’assessore di turno pro-illegalità che chiedeSimona Fregoni,web anche scusa a chi infrange la legge, mi chiedo perché le pene non sono applicate tanto più quando si conoscono gli autori di tali atti? 

Sul web, l’accondiscendenza di alcuni consiglieri non è scontata, in particolare quella di Simona Fregoni, cdz9, dove tranquillizza i writter asserendo “Pulire un muro non significa non poter scrivere sugli altri muri, rimane sempre un muro libero dove esprimersi” e il writter con la quale intrattiene la conversazione annuncia un raduno di graffitari per il 30 maggio in zona Pasteur. 

Il vizietto di solleticare e incitare gli anarchici quindi è un problema che non riguarda solo Maran.